Un omaggio alla memoria per l'appuntamento di domenica 29 con "Cinema con Merenda" presso la Ludoscuola "BimBumBam".
La merenda la prepariamo noi.
MI RICORDO ANNA FRANK
Mi ricordo Anna Frank è un film per la televisione italiana del 2009 di Alberto Negrin, tratto dal libro di Alison Leslie Gold Anne Frank Remembered, la cui versione italiana è Mi ricordo Anna Frank - Riflessioni di un'amica di infanzia, edito in Italia da Bompiani.
Hanneli Goslar e Anna Frank, sono due adolescenti ebree di origine tedesca che vivono ad Amsterdam da quando le loro famiglie sono state costrette ad abbandonare la Germania, a seguito dell'avvento al potere di Hitler e la promulgazione delle leggi razziali. La loro amicizia è molto profonda, ma verranno costrette a dividersi, poiché con l'occupazione tedesca, e le conseguenti improvvise sparizioni di amici e parenti, la stessa famiglia Frank si era rifugiata in un piccolo alloggio segreto, ricavato in una soffitta, dove, con tutte le difficoltà relative, passò più di due anni assieme ad altri ebrei. Le due amiche si ritroveranno loro malgrado nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove Anna è tra i deportati senza alcun privilegio e dove troverà la morte ad un solo mese dall'arrivo da parte degli alleati, mentre Hanneli, che era tra quelli con privilegi, riuscirà a sopravvivere e a ricordare l'amica morta.
Ma solo dopo la fine della guerra Hanneli verrà a conoscenza della morte dell'amica, quando Otto Frank andrà a trovarla in ospedale e le dirà che sua figlia non è sopravvissuta. Otto diventa così il padre adottivo di Hanneli e riesce a farla arrivare a quel paese dove finalmente può iniziare una nuova vita. Una delle persone che più si prodigarono nel proteggere e dare assistenza alla famiglia Frank era Miep Gies che, dopo l'arresto degli sfortunati protagonisti, aveva ritrovato e conservato gli appunti ed il diario di Anna Frank, e che consegna quindi ad Otto, unico sopravvissuto della famiglia, al suo ritorno. Otto lo legge e dice tra le lacrime: "Grazie...qui Anna è ancora viva".
In una parte, un rabbino viene "salvato" da un soldato:Buch,il quale pare avere un esame da sostenere e perciò ha bisogno di un maestro,quindi,decide di prendere un rabbino ebreo catturato con violenza e diviso dai suoi piccoli allievi. Quando Buch fa sedere con violenza il rabbino,gli ordina di fargli delle domande scritte sul testo che aveva imparato. Il rabbino fa tutt'altro,gli fa domande morali (per esempio:Chi è Dio;Cos'è il bene o il male;Cos'è la coscienza), finché non gli tira uno schiaffo e di risposta Buch estrae la pistola e la punto in mezzo agli occhi.Il rabbino addolorato gli premette che sapeva benissimo che quella fu un'azione sbagliata,lo sapevano entrambi,e lo sapevano prima che accadesse che quello era un male. Ma perché, allora, l'ha fatto? Questa era la domanda che il rabbino pone al giovane soldato il quale ,pare, che l'abbia capito e perciò i suoi occhi diventano lucidi fino a che un altro soldato lo prende con sè per un altro lavoro.
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