L'antica e raccolta chiesa barocca di San Domenico, antica sede del convento dei Domenicani, sorge raccolta ed incassata nei vicoli del composto centro storico di Martina. Custodisce, fra le molte sue statue, due antichi manichini in legno dipinto ed abiti di seta ricamata raffiguranti la Vergine del Rosario e il Patriarca fondatore dei PP. Predicatori, che in questa domenica d'estate vengono portati in processione dalla Confraternita del Rosario.
Chi era San Domenico? Questo giovane spagnolo, nato dai nobili signori Guzman nella remota e arida Castiglia (regione della Spagna) del XII secolo, dalla carnagione delicata e già tanto studioso e caritatevole da vendersi, ancora ragazzo, i propri libri di scuola per aiutare i poveri, sepolto a Bologna in una magnifica arca di marmo, vide la propria fama accrescersi ancor più sotto la terribile Inquisizione spagnola del Cinquecento e anche dopo. L'antico Regno di Napoli, che tra fame guerre carestie e Saraceni già aveva tanti problemi, grazie al ferreo opporsi del vicerè don Pedro di Toledo (il quale non era meno crudele, arrivando ad impiccare 1.500 persone all'anno per poi vantarsene pubblicamente) non ebbe anche l'ulteriore sciagura di contare anche l'Inquisizione (altrove e ovunque in mano ai Domenicani) nei suoi confini; e di certo Domenico di Guzman, gentile e rispettoso e pronto ad addolorarsi delle disgrazie altrui, non l'avrebbe mai voluta fra le file del Suo ordine; fatto sta purtroppo che anche il messaggio del Divino Frate fu travisato ed i Domenicani, nel mondo cattolico di allora, furono fra i più valenti esecutori del "Tribunal de la Inquisiciòn". A Martina l'Inquisizione non ci fu, e San Domenico ed i Suoi monaci nel nostro paese hanno lasciato un buon ricordo di padri studiosi (l'ordine domenicano è uno degli ordini religiosi più dediti allo studio della teologia, prova ne sia il grande Tommaso d'Aquino i cui discendenti vivevano ancora a Taranto nel '700), e ancora oggi molti Domenico (abbreviato in "Nico", vezzeggiativo "Mimmo") festeggiano l'8 agosto la Sua ricorrenza con detta processione (alcuni Domenichi più all'antica preferiscono festeggiarLo il 4, la vera ed antica Sua data liturgica). La festa prevede alcune piccole luminarie in via Principe Umberto. Alle 23.00 sparo di fuochi artificiali visibile da Viale De Gasperi (circonvallazione affacciata sulla valle d'Itria).
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