"Salve rosa senza spine, / Madre viva dell'Eterno Amore, / fa' ch'io non muoia peccatore". L'artefice di questo piccolo inedito capolavoro della poesia barocca è il salentino Giuseppe Maria Desa, famoso in tutto il mondo come San Giuseppe da Copertino, o, se preferite, "fra' Asino", come amava definirSi. Il (finto) ciucciarrone che faceva saltare miracolosamente gli esami da sacerdote per Sè stesso e gli altri della sessione d'esami grazie alla Madonna, e che era tanto innamorato della Vergine da rimanere permanentemente in estasi (da cui un altro dei Suoi soprannomi: "bocca aperta"), proprio a causa dei Suoi continui straniamenti fu cacciato nel 1620 dal convento dei Cappuccini di Martina dove stava compiendo il noviziato per divenire frate francescano. E ci credo! Rovesciava il paiolo sul fuoco spegnendolo e mandando all'aria il pranzo dei monaci, rompeva i piatti da lavare, perdeva puntualmente il secchio nel pozzo (quest'ultimo in realtà era l'antichissima cripta bizantina della Madonna Odegitria, tutt'oggi esistente sotto il chiostro, all'epoca adibita a cisterna piena d'acqua, poi riempita di terra e finalmente ripulita dagli speleologi locali e riaperta al pubblico nel 1995). In seguito i frati cappuccini Ne riconobbero tardivamente le virtù e Gli dedicarono un altare in chiesa e una statua in cartapesta davanti alla quale ancora oggi gli studenti a tempo di esami pregano chiedendo la grazia di un esito felice; e i padri Somaschi, alla cui amorevole custodia è oggi affidata la splendida struttura dagli altari intarsiati, trasformarono la Sua cella al primo piano del convento a cui si accede dal chiostro nell'anno 1966.
Forse non tutti sanno che Giuseppe è molto venerato in America come patrono dell'Aeronautica Militare in quanto, sollevandoSi miracolosamente durante le Sue estasi, volava nel soffitto delle chiese e per i campi a guisa di un uccello (vizio ricorrente nei mistici dell'epoca: faceva la stessa cosa in quegli anni il martinese fra' Davide Carriero, svolazzando durante il Corpus Domini dall'attuale Piazza Plebiscito all'altare dell'antica collegiata di San Martino per una lunghezza stimata di 44 metri). Il 18 settembre ricorre il Suo "dies natalis"; occasione giusta per farsi una passeggiata nella valle d'Itria lungo l'antico tratturo che parte da su dalla villa del Carmine, nella luce dell'incipiente autunno, fino alla chiesa dei Cappuccini, e scoprire altre bellezze sconosciute del ricco patrimonio artistico martinese.
Web:
www.itriabarocco.net/web/gu...