L'associazione "Vito Forleo", da quarant'anni impegnata nella difesa e valorizzazione della cultura tarantina la più pura, presenta una serata tenuta dal professor Antonio Fornaro e dai membri dell'associazione a base di lettura di poesie tarantine dialettali, a 20 anni dalla scomparsa di Angelo Fanelli. E' questa anche l'occasione per visitare la chiesetta normanna della Madonna della Scala, citata per la prima volta in una bolla di papa Alessandro III del 1180 ed oggi restaurata e visitabile a cura dell'associazione omonima.
ANGELO FANELLI
Nato a Taranto il 10 settembre 1925, è stato poeta, dialettologo, commediografo in vernacolo, conduttore di trasmissioni radiofoniche, paroliere di canzoni in lingua e in dialetto sia tarantino che napoletano. Sono state rappresentate le sue commedie: "Cornute, vattute e cacciate da case" (in tre atti); "L'urtema tarantelle" (in tre atti); "Mannàgghie ‘a sorte" (in due atti). Ha composte altresì: "I Santi Medici, nella loro Chiesa di Taranto", nel 1990; "Felannègne", poesie, nel 1983; "Pasqua tarentina ieri e oggi",1989. Ha pubblicato anche "Il Castello Aragonese di Taranto", edito da Maridipart Taranto (due edizioni).
Collaborò con Giovanni Acquaviva e i redattori del "Corriere del Giorno”, alla pubblicazione a dispense della "Piccola Enciclopedia Tarantina", con le notizie dei luoghi, degli eventi e dei personaggi più rilevanti della Città.
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