Domenica 15 dicembre 2019
Una giovane ragazza di nome Santa comincia a scrivere tra i monti della Basilicata lettere a Dio. Tornata in Puglia con il papà di Muro Lucano e la mamma di Bari continua la sua ricerca interiore nel capoluogo pugliese. Attiva nel volontariato e nell’associazionismo frequenta l’università barese. Un giorno viene seguita da un uomo che per tre anni cercherà in diversi modi di contattarla. Cercherà anche di violentarla. Le scriverà diversi messaggi. Quest’uomo è uno sconosciuto, non è un amico della ragazza, né un suo ex. Il papà di Santa è sovrintendente della Polizia di Stato e subito porta la figlia in Questura a sporgere denuncia. Per tre anni nessuno riesce a fermare quest’uomo. Per tre anni Santa sarà sempre ‘scortata’ dal padre,dalla madre o dagli amici. Solo una sera Santa tornerà a casa da sola. E quella sera sarà la sua ultima sera.
La storia di Santa Scorese è nota in tutto il mondo. Un caso unico
nella storia del giornalismo italiano. E’ la prima vittima ufficiale di stalking. Il comune di Bari ha intitolato una via e l’Università di Bari le ha conferito un diploma ad honorem ‘quale vittima di femminicidio’. La particolarità tra le tante del caso di Santa Scorese è che per questa giovane vita spezzata è in corso in Vaticano una causa di beatificazione come martire per la dignità della donna, martire per fede. L’omicida infatti per tre anni ha perseguitato Santa firmandosi come ‘figlio di Dio’. Il caso unico al mondo di Santa offre l’opportunità di riflettere su più piani; 1) l’impotenza delle forze dell’ordine; 2) l’incapacità della società civile di avvertire un pericolo; 3) l’incapacità delle strutture sanitarie di offrire supporto; 4) lapresenza dei mass media a tragedia avvenuta; 5) il ruolo della Chiesa; 6) la forza e i legami all’interno di un nucleo familiare.
Grottaglie (Taranto)
Teatro Monticello
ore 20:30
ingresso a pagamento
|
|
|
letto
335 volte