Lo psicoanalista
Sergio Martella e la psicopedagogista
Maria Grazia De Donatis conducono il
seminario dal titolo “
Gli umori del tempo: la depressione. Come evitare i rischi dell’umore, sapendo vivere il presente”
sabato 21 marzo presso “
EduVita” in via Principi di Savoia, 16 (nei pressi di Porta Napoli) a
Lecce, ore 17-19. L
e iscrizioni sono aperte fino al 14 marzo.
EduVita è un
centro di formazione e cultura, vincitore
PIN – Iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI. La responsabile
Hanna Urbanovich spiega che la “
missione di EduVita è la promozione della formazione continua durante tutto l’arco della vita e lo
sviluppo dei rapporti intergenerazionali”.
I temi che verranno trattati sono
Individualità,
Solitudine,
Comunicazione,
Percezione della Relazione e del Tempo,
Esperienza ed
Affettività, facendo uso di filmati,
audiovisivi ed immagini, utilizzando esempi offerti dal mito e dalle biografie di personaggi noti come
Oriana Fallaci e
Steve Jobs.
Il seminario affronta un
tema classico della divulgazione dei saperi sulla salute, ossia il tema cardine della caduta dell’umore nella percezione esistenziale depressiva delle persone.
Sergio Martella sottolinea che “sebbene se ne parli molto in tutti gli ambiti, il tema resta
indecifrabile alla comprensione dei più e sfugge alle
strategie possibili che i singoli individui possono articolare autonomamente per
difendersi da questa
sensazione di collasso esistenziale. Un’esperienza che può capitare nel corso della vita a chiunque, ma che certamente costituisce la dolorosa esperienza di invalidità per molti in particolare”.
Lo psicoanalista freudiano intende innanzitutto rispondere a queste domande: “Quali sono le
dinamiche affettive e relazionali connesse all’esperienza depressiva? In che modo si può
volgere una incombente sensazione di
impotenza e di
sofferenza in una esperienza di
riscatto e di
riscoperta dei
valori umani?”. Egli spiega che “certamente l’esperienza affettiva individuale gioca un ruolo centrale nel sorgere dei malesseri esistenziali, ma non bisogna sottovalutare le valenze della
comunicazione sociale e del mutare dei rapporti umani anche oltre lo
stretto ambito famigliare”.
Martella rileva, altresì, l’importanza del parlare della depressione per “uscirne fuori”: “
Condividere un sapere su un disagio che si manifesta come personale rende questo disagio l’occasione per una
riscoperta dell’altro e del
benessere che ne deriva, sentendosi parte della realtà e di una
empatia anche
culturale che ci avvicina agli altri”.
Diverse le forme in cui la depressione gioca un ruolo di invalidamento delle possibilità emotive ed esistenziali della persona: il
dr. Martella evidenzia che “il seminario prenderà in esame anche le
forme somatizzate della depressione immunitaria e persino quelle connesse alla malattia in
ambito oncologico”. Martella è, infatti, autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico maturate in molti anni di
ricerca presso il reparto di oncologia di
Padova.
Un’ultima area di indagine riguarda la depressione in relazione alla sempre più diffusa percezione della solitudine. Questa appare direttamente proporzionale all’espandersi della comunicazione virtuale attraverso internet e i social network, contemporaneamente alla chiusura famigliare e sociale: “Il concetto di depressione è altresì attuale per le valenze di
incomunicabilità e di isolamento che gli sono correlate proprio nella maggiore espansione della nostra
era telematica, con le
contraddizioni di falsa estensione dei rapporti umani e invece di vera
involuzione che le persone sperimentano nel
vissuto famigliare e sociale di oggi.
Siamo sempre più soli in proporzione all’estendersi dell’incomunicabilità tecnologica” afferma
Martella.
Maria Grazia De Donatis concentra l’attenzione sulla
depressione femminile, partendo dal
mito di Medea che tratta il tema dell’
infanticidio. Nelle donne la depressione è legata agli eventi strutturali della
funzione affettiva,
sessuale,
biologica e dell'
invecchiamento. De Donatis affronterà i problemi dalla caduta dell'autostima, della depressione post-partum, la sindrome del nido vuoto, l’avanzare dell’età.
Come si può notare l’argomento può essere interrogato da molteplici prospettive.
Una domanda riguarda la depressione come
disturbo dell’umore troppo ampiamente diffuso nel
tempo presente in cui vive la nostra società.
Un altro interrogativo riguarda piuttosto
gli umori della nostra epoca: se la
storia ha uno
spirito, qual è l’atteggiamento prevalente e perché? Si tratta di caratteristiche o tratti di personalità degli individui che si sommano o piuttosto – in un’ottica gestaltica ovvero di insieme – di un atteggiamento che è più della somma dei singoli orientamenti, quindi di uno
stato d’animo del
gruppo che dipende dall’
interdipendenza dei membri? In un gruppo (famiglia, società, scuola, fabbrica, ecc.) ciascun membro influisce sull’altro e sul gruppo stesso. Eppure troppo spesso i disturbi mentali sono attribuiti a cause individuali di tipo biologico e genetico: si dice che non funziona qualcosa a livello organico e cerebrale.
Cosa non funziona, invece,
nelle relazioni affettive interpersonali?
Infatti se cambiamo una sola lettera, gli
umori del tempo diventano gli
amori del tempo che pongono una nuova domanda: quanto incide sulla depressione
l’esperienza affettiva precoce ovvero la
relazione instaurata durante lo
sviluppo infantile con le
figure genitoriali, la
figura materna in primis?
Martella conclude, citando “la legge della fisica che istituisce il
legame tra energia e materia: E=mc².
Einstein era ben consapevole del fatto che parlare in fisica di Energia equivalesse al significato di
Emozione,
affettività e
amore nello
scambio energetico tra esseri umani, la materia e l'
ambiente. Il contenuto è interessante per il semplice fatto che mette in relazione l'irrazionale della fisica con
l'irrazionale dei sentimenti.
Le leggi della fisica e dei corpi sono le stesse delle emozioni e delle relazioni umane. Sono le stesse leggi che regolano il destino. È l'energia che genera la materia come forza di legame (amore). Sono il
desiderio e l'emozione che generano i fatti concreti della nostra esistenza.
I fatti sono gli effetti degli affetti”.
Per info e iscrizioni: 37546456493 (anche whatsapp);
sito web: www.eduvita.it; e-mail: eduvita.it@gmail.com
Articolo e comunicazione giornalistica a cura di Michela Maffei
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Sergio Martella
Psicologo Psicoterapeuta, specializzato in Ipnosi e in Psiconcologia; già docente di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova, già ricercatore presso la Divisione di Oncologia Medica di Padova.
Autore di pubblicazioni scientifiche in ambito sanitario e sociale e di saggi di psicologia analitica. Tra i suoi saggi: “Pinocchio eroe anticristiano. Il codice della nascita nei processi di liberazione. Edizioni Sapere, Padova, 2000; Il furore di Nietzsche. La nascita dell’eroe e della differenza sessuale. CLEUP Edizioni, Padova, 2005. Info su http://www.arte-e-psiche.com. Numerosi anche gli interventi di divulgazione culturale pubblicati online. Attualmente svolge attività clinica a Lecce ed a Padova.
Maria Grazia De Donatis
Psicopedagogista a orientamento Psicodinamico Analitico Esistenziale. All’esercizio della professione affianca l’attività di docenza in Psicoantropologia, cultrice della materia presso l’università del Salento. Ricercatrice presso l’Università di Quenca (Ecuador, America Latina) dove svolge attualmente attività di ricerca, presso la cattedra di Picopedagogia, si occupa dell’impatto della psiche sul corpo, della mente intuitiva, del rapporto tra paziente e terapeuta, della medicina ancestrale in America Latina, in particolare del popolo andino e di come le differenti culture abbiano elaborato differenti credenze e conoscenze intorno ai problemi esistenziali collegati alla salute, alla malattia e alla cura.
Ha partecipato con lo psichiatra-psicoterapeuta argentino Salomon Resnik alle ricerche sui rapporti tra pensiero psicoanalitico e scienze umane presso il Centro Internazionale di Studi Psicodinamici sulla Personalità di Venezia, di cui è socia attiva. Membro dell’E.A.P. di Vienna, European Association for Psychotherapy. Conferenziera, scrittrice, ha pubblicato diversi articoli scientifici e divulgativi sul tema delle dipendenze. Il suo racconto andato esaurito per tre edizioni, L’Arte di Vivere… la Meraviglia ha vinto il premio: Dentro la lettura, 2013 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Web:
www.eduvita.it