La bellissima fiaba di
Biancaneve in una messinscena
divertente e illuminante per grandi e piccini!
Produzione Teatro Le Forche
con Cilla Palazzo, Ermelinda Nasuto, Giancarlo Luce, Vito Latorre, Salvatore Laghezza
regia di Carlo Formigoni
scene e costumi di Mariella Putignano
maschere in cartapesta di Lisa Serio, Daniela Giummo e Mariella Putignano
maschere e pupazzi in gommapiuma di Cinzia De Nisco
Prenotazione obbligatoria
È sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende, prima di andare a dormire. La nonna racconta alla nipotina la sua fiaba preferita …
Il problema di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina, ma siamo ben consapevoli che questa problematica deve rimanere riservata a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli con il suo linguaggio simbolico e consolatorio alla sensibile psiche del bambino.
Nell’intento di dare ai bambini qualcosa che li possa aiutare nel superamento di tanti complessi che li possono angustiare abbiamo scelto una delle fiabe più amate: “Biancaneve”.
Come già per altri nostri allestimenti, ci siamo avvalsi dell’analisi che Bruno Bettelheim fa nel suo prezioso libro “
Il mondo incantato”.
Nella nostra messa in scena la fiaba è “incorniciata” dall’elemento reale di una famiglia borghese, rappresentata in un momento di vita quotidiana: è sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende ed occupazioni, prima di andare a dormire.
Le dinamiche tra i componenti della famiglia risulteranno poi esasperate o enfatizzate tra i personaggi della fiaba; così come alcuni oggetti presenti nella stanzetta della bambina, si ingrandiranno e si animeranno nella fiaba vera e propria.
Il passaggio dall’elemento reale a quello fiabesco avviene attraverso l’uso della maschera, che determina anche un cambio di registro e una maggiore stilizzazione nella recitazione.
Nostro intento è quello infatti di rappresentare delle scene che quasi ricordino le illustrazioni dei libri di fiabe, alla ricerca di una pulizia e di una chiarezza nell’immagine, che per il bambino significherà anche chiarezza del sentimento rappresentato.
La tematica di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina: questo sentimento, esasperato nella regina-matrigna, unito alla forte gelosia, risulterà deleterio e negativo, con gli accadimenti della fiaba che tutti conosciamo. La stessa Regina, consapevole della dose di narcisismo presente anche in Biancaneve, architetta le sue tentazioni facendo leva proprio su questo atteggiamento: prima il pettinino, poi la mela, elemento simbolico per eccellenza.
Lo spettacolo fa parte della rassegna di spettacoli per
MIGRAZIONETEATRO 1.0 , un progetto ideato e promosso da Onirica Teatro in collaborazione con il Comune di Acquaviva delle Fonti, la Masseria Didattica Ruotolo di Cassano delle Murge, la Pro Loco La Murgianella, la Coop. Serapia di Ostuni, la Coop. Seges di Vernole ed è sviluppato nell’ambito dell’avviso pubblico "Periferie al centro", intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all'Industria Turistica e Culturale e Assessorato al Bilancio e programmazione unitaria, Politiche Giovanili, Sport per tutti Coordinato da Teatro Pubblico Pugliese.
Web:
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