Si parla di caporalato alla presentazione de “Il sovversivo” presso il Caffè Letterario
Continua, nell’ambito delle attività del Centro di Ascolto LGBTQI di Taranto e provincia, patrocinato da Comune di Taranto e dall’Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità, la seconda edizione de il Mese della Cultura delle Differenze, un mese di iniziative a Taranto e provincia, promosse dal 28 settembre al 27 ottobre dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, in collaborazione con la Rete IsolArcobaleno e numerosi istituti scolastici della provincia, con l’obiettivo di celebrare la cultura delle differenze, educare le nuove generazioni (e non solo) alla bellezza, alla diversità e allo sviluppo sostenibile, sensibilizzare giovani e meno giovani alla prevenzione e al contrasto di fenomeni di omo-trans-bifobia, bullismo, razzismo, violenza di genere, malattie a trasmissione sessuale.
Martedì 6 ottobre torna, con il 103° appuntamento, il ciclo “Taranto – Il Nuovo Volto”, talk socio-culturale promosso, dall’ottobre del 2012, dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto e patrocinato moralmente da Comune di Taranto e dall’Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità.
Il Caffè Letterario “Cibo per la Mente” (partner del Progetto IsolArcobaleno, promosso dall’omonima rete di cui Hermes Academy Onlus è capofila), con ingresso in Via Duomo #237 nel cuore del centro storico di Taranto, a partire dalle ore 18.30 di martedì 6 ottobre, ospita, nell’ambito della seconda edizione de Il Mese della Cultura delle Differenze, un nuovo incontro finalizzato a diffondere la cultura del dialogo e della condivisione delle nostre diversità, in cui verrà presentato il libro “Il sovversivo – Memorie di un contadino di Massafra” di Angelo Antonicelli (Edizioni LiberEtà), la storia dei primi cinquanta anni del secolo scorso, attraverso la vicenda di una famiglia che si è identificata con quella della nascita della CGIL e del PCdI di Antonio Gramsci, storia raccontata da chi la storia l’ha vissuta e sofferta, in silenzio, vilipeso, ignorato. “Il sovversivo” è la testimonianza della vita di un condannato semianalfabeta di Massafra (TA), che decide di impegnarsi socialmente per uscire dallo stato di sfruttamento e di oppressione, pagando duramente la sua identità comunista durante il fascismo.
L’attore e scrittore Luigi Pignatelli proporrà la lettura drammatizzate della pagine più significative e dialogherà con Giancarlo Girardi, nipote di Antonicelli e curatore dell’opera.
L’incontro, nel corso del quale si discuterà del fenomeno del caporalato, si terrà a pochi metri dal luogo in cui, in epoca fascista, vennero imprigionati gli esponenti locali del Partito Comunista, che a Massafra, nel tarantino, aveva una delle leghe più numerose. Rileggendo nel 2015 le testimonianza di Antonicelli, tra i fondatori dell’ultimo avamposto di democrazie e libertà, sopravvissuto ai primi due anni del fascismo, ci si chiede cosa sia cambiato in cento anni di lotte. La condizione dei braccianti è uguale a quelli di cento anni fa, anzi peggiore, giacché oggi uomini e donne vengono persino privati di identità sociale: invisibili, migranti, le cui rivendicazioni sembrano prendere voce e corpo tra le pagine di questo libro identitario.
La partecipazione è libera e gratuita.
A seguire, stralci dalla postfazione di Ferdinando Dubla, storico del Movimento Operaio.
A Massafra, paese della Bassa Murgia, Angelo Antonicelli, al compimento dei settant’anni, scrive le sue memorie. Racconta la sua vita di contadino semianalfabeta, lo sfruttamento e le lotte per conquistare una vita dignitosa. A soli nove anni deve lasciare la scuola per lavorare, ma presto si accorge che “avere una cultura” è fondamentale se si vuole davvero uscire dallo stato di sfruttamento. Nel giro di pochi anni la sua formazione è completa: dopo il servizio militare di nuovo a lavorare la terra, poi l’emigrazione in Germania, e poi a combattere nella prima guerra mondiale. Al ritorno la decisione è presa: bisogna impegnarsi per cambiare la situazione. La lotta è durissima, gli avvenimenti si susseguono incalzanti e la scrittura si fa drammatica: le vittorie elettorali, le vertenze, l’avvento del fascismo, le contraddizioni dei partiti antifascisti. E la resistenza è pagata a carissimo prezzo... Ma in questa storia non c’è un solo protagonista: ad affiancare Angelo nella fatica di vivere “in un’epoca di duro lavoro e miseria” c’è la sua compagna, Maria Scala, formidabile eroina il cui racconto è riportato dal figlio Juccio. Due personaggi, Angelo e Maria, ciascuno a suo modo portatore di una grande passione civile e di un grande esempio per le giovani generazioni.
Per visionare il calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale Hermes Academy – Arcigay Taranto con il supporto della rete IsolArcobaleno nella provincia di Taranto ed oltre, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it
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