Venne fatta costruire dal ricco finanziere di Anversa Edouard Cahen, che nell’ultimo quarto del XIX secolo aveva acquisito dai Bourbon del Monte una vasta tenuta tra i due crinali del fiume Paglia. Cahen, nominato marchese dal re Vittorio Emanuele II per i meriti di guerra conseguiti all'epoca dell'Unità d'Italia, aveva già fatto ricostruire un castello decaduto per adibirlo a propria dimora nella vicina Torre Alfina.
La villa è oggi inserita all’interno dell’area protetta Allerona- Meana. Raffinato esempio di architettura liberty l’edificio è in gran parte circondato da un giardino all’italiana, ricco di rare specie erbacee e arboree qui giunte grazie alla passione dell’originario proprietario. Tra il giardino all’italiana, le serre e la limonaia, si estende anche il giardino giapponese, di recente sottoposto a restauro.
La villa è distribuita su vari piani: un piano seminterrato adibito a magazzini e locali per i servizi elettrici e termici, un piano terra per le sale da studio, da ricevere e da pranzo ampie e signorili, un terzo piano per le camere da letto e loro annessi riservati ai proprietari, un ulteriore piano per le stanze da letto per la servitù.
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