Benedizione della locomotiva a vapore, in ricordo di Giuseppe Cassandro
Folklore e tradizioni
Incontri culturali
PALAGIANELLO (TA): Donare alla cittadina di Palagianello un ricordo indelebile, che, mantenesse vivi, nella memoria, quegli oltre 140 anni di convivenza con la ferrovia e con il lento, quasi atteso passaggio giornaliero dei treni. Era questo il sogno di Giuseppe Cassandro, laureato in Ingegneria Elettronica, specializzatosi, poi, in Incidentistica ed Infortunistica Ferroviaria ed autore del software di automazione, il primo in tutta Italia, del nodo ferroviario di Bologna.
Giuseppe avrebbe voluto che la cittadina di Palagianello, in qualche modo, potesse preservare, dall’oblio del tempo, quei binari e quel passaggio a livello, che, da piccolo, lo avevano sempre affascinato ed incantato. Un sogno come tanti, che, però, la vita non gli ha dato il tempo di realizzare. Per un melanoma, è venuto a mancare il 3 settembre del 2012. La malattia, a 41 anni, lo ha portato via agli affetti familiari in soli trentotto giorni.
Eppure, a Palagianello, in piazza “Giovanni Paolo II”, oggi padroneggia, quasi con orgoglio, un’antica locomotiva a vapore, un tempo alimentata a carbone, modello 851 matricola 113. E’ poggiata su un tratto dei vecchi binari ed, accanto, vi è anche un altro cimelio: un segnale ad ali semaforiche, che dava il via libera, quand’era inclinato, alla partenza dei treni. Una bella vetrina della tradizione ferroviaria, nella quale, però, non c’è solo un pezzo di Storia, un richiamo ai trascorsi ferroviari della cittadina ionica. Quella locomotiva è molto di più. E’ la testimonianza tangibile dell’amore smisurato di un padre, Francesco, per il figlio Giuseppe, al quale aveva trasmesso quella profonda passione per i treni. A realizzare il sogno incompiuto di Giuseppe, oggi, è proprio suo padre, a dimostrazione che ‹‹i legami, quelli veri – ci dice Maria Grazia, sorella di Giuseppe - continuano anche … a distanza, oltre la vita››.
‹‹Sul tratto ferroviario Bari – Bitonto c’è una vecchia macchina a vapore. Così, mio figlio – ci racconta commosso il sig. Francesco - mi ha detto in sogno e quella locomotiva era proprio nel luogo, che mi aveva indicato. L’ho acquistata all’asta giudiziaria, a Bari e, com’era desiderio di Giuseppe, l’ho portata qui, a Palagianello››. Una storia incredibile. Ma c’è dell’altro. ‹‹Quando, il 5 novembre scorso, la stavamo trasportando, prima che si entrasse in paese, la locomotiva ha emesso uno scampanellio, chiaro e nitido, ma tecnicamente inspiegabile. La locomotiva – ci dice il sig. Francesco - parlava››. E continuerà a farlo, da quella piazza, in cui è stata collocata ad imperitura memoria.
Il sig. Francesco Cassandro, originario di Palagianello, residente a Bari, ex ferroviere, per 18 anni segretario compartimentale della Cisl Ferrovieri, l’ha voluta donare al Comune. E’ un contributo alla storia delle Ferrovie dello Stato, un omaggio alla città, che gli ha dato i natali e, soprattutto, un tributo alla memoria del figlio Giuseppe.
Al Comune, attraverso alcune imprese, ma anche con la collaborazione di numerosi volontari, il compito di ristrutturarla, ripulendola dalla ruggine e, soprattutto, dai segni della dimenticanza. Oggi, sembra nuova di zecca, come appena uscita dalla Breda Ferroviaria, quasi fosse il 1904. Il sogno di Giuseppe ha, così, preso forma.
Sarà benedetta domenica, 6 aprile, alle ore 10,30, durante una cerimonia, alla quale sono state invitate molte autorità civili e militari. Interverranno: il sindaco di Palagianello Michele Labalestra, affiancato dal presidente del Consiglio Comunale Vito D’Aniello, che, come dirigente movimento ferroviario, ha seguito l’intero iter; Mario Michele Elia, amministratore delegato RFI FS; il sig. Francesco Cassandro. Sarà l’amministratore diocesano don Giuseppe Favale ad impartire la benedizione. A moderare i lavori, sarà Maria Grazia Cassandro.
Palagianello (Taranto)
Piazza "Giovanni Paolo II"
ore 10:30
ingresso libero
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