Rassegna artistica "IN ARTE ... ATTORI".
Incontri culturali
Teatro
L'associazione culturale CODICE ARTE, organizza presso ilTEATRO DUSE/ Bari, viale Cotugno 21, in occasione dei cinquecento anni dalla morte del genio Leonardo da Vinci, la rassegna artistica "IN ARTE ... ATTORI".
La rassegna è suddivisa in sei incontri: tre incontri sugli artisti classici Leonardo da Vinci, Vincent Van Gogh e Artemisia Gentileschi; gli altri tre su due scultori contemporanei - Michele Di Pinto, scultore e docente di discipline plastiche, Pietro De Scisciolo, scultore e docente di plastica ornamentale - e Il Kantiere d’arte "Il Centauro" - presente sul territorio di Bari-in via Re David 82 (con sede estiva a Monopoli ) da un trentennio. e’ stato voluto e promosso da Vito Mastropasqua ( pittore-scultore, scenografo) fondatore del movimento artistico dei “Trovadori Magicoincantati e Vittoria Bellomo,poetessa e drammaturga.
Gli incontri avverranno di LUNEDI, ad eccezione di MARTEDI 26novembre.
MODERATORI: Francesco Monteleone, Donatella Di Modugno, Monica Angiuli.
Presentazione eventi.
Martedì 26 novembre 2019
Leonardo da vinci.
Ospite della serata Donatella Di Modugno, architetto, docente di Storia dell’arte.
La serata avrà inizio con la presentazione, ad ampio raggio, del genio Leonardo a cura di Francesco Monteleone. Parleremo, nello specifico, della Gioconda: dalla sua ideazione alle interpretazioni più ardite degli artisti contemporanei.
“Uno dei quadri simbolo del rinascimento italiano è sicuramente la Gioconda di Leonardo Da Vinci.
Copiato dai contemporanei e dai più importanti artisti dei secoli successivi, la Monna Lisa è stata prima una sfida per l’incapacità di essere felicemente emulata, poi un modello di bellezza e mistero inaccessibile per i romantici, in seguito dissacrata dalle avanguardie artistiche e divenuta poi un’icona pop al pari di Marilyn Monroe con Andy Wharol.
Amata, odiata e copiata la Monna Lisa fa ancora parlare, di sé, artisti contemporanei come Basquiat e Botero che non hanno evitato un confronto con forse il più famoso quadro vinciano”.
Ad accompagnarci in questo viaggio sarà Donatella Di Modugno, architetto, professore e blogger su donastedonastella.eu, Francesco Monteleone, giornalista e scrittore e Monica Angiuli, attrice e pittrice.
Lunedì 16 dicembre 2019.
Pietro De Scisciolo, scultore, docente di Plastica Ornamentale.
Pietro De Scisciolo, nato a Terlizzi (BA) il 17 giugno 1967. Sperimenta da subito la passione per la scultura grazie alla frequentazione del laboratorio artigiano del padre scalpellino e gli studi artistici di altri scultori del luogo.
Studia presso l’Istituto Statale d’Arte di Corato (BA), sez. ceramica, e si diploma scultore nel 1990 presso l’Accademia di Belle Arti di Bari scoprendo la predilezione per il figurativo e la scultura monumentale, infatti molte sono le sue opere che adornano piazze ed edifici pubblici. Ha vinto molti concorsi d’arte e bandi di gara per assegnazioni di opere d’arte Pubbliche, tra cui il monumento a San Rocco per la città di Valenzano (BA) e il monumento a Don Tonino Bello ad Alessano (LE) e le sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private.
Tra le sue opere di maggior rilievo artistico ricordiamo la scultura-istallazione Convivialità delle differenze, ispirata a Don Tonino Bello presso Parco Lenoci a Palo del Colle (BA) e il monumento Memoria e Identità dedicato ai due martiri terlizzesi, trucidati alle Fosse Ardeatine, Don Pietro Pappagallo e Prof. Gioacchino Gesmundo.
Dal 2012 è presente in diversi Simposi Internazionali di Scultura. Lavora presso i suoi studi-laboratorio di Molfetta (BA) e dal 2010 ad oggi ricopre il ruolo docente di Plastica Ornamentale presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia,Tecniche di Fonderia e Disegno per la scultura presso l’Accademie di Belle Arti di Bari.
Lunedì 27 gennaio 2020.
Michele Di Pinto, scultore, docente di discipline plastiche.
“Michele Di Pinto, nato a Bari nel 1948. Scultore.
Dal 1969 al 2006, è stato docente di discipline plastiche, presso il liceo artistico De Nittis di Bari. Vive e lavora, nel suo studio – atelier, nelle campagne dell’entroterra barese, Adelfia.
Si è formato in Puglia, tra Bari e Lecce, studiando ha scelto come riferimenti di elezione Marini e Manzù.
Ha girato per i musei d’Europa - Parigi, Berlino, Madrid, Amsterdam – ed ha frequentato le maggiori manifestazioni artistiche internazionali – Biennale a Venezia, Quadriennale a Roma, Documenta a Kassel, Skulptur Projekte a Munster.
Il suo lavoro, parte dalla costruzione geometrica dell’immagine ma si confronta instancabilmente con il trascorrere del tempo, il mutare delle stagioni, il quotidiano entra nell’immaginario e la verità naturalistica trova una strada poetica.
Il carattere di libertà della sua ricerca, tuttavia, non si sottrae mai alla responsabilità etica del fare arte: la geometria, la plastica, la densità del colore, raccontano il sentimento del mondo”.
Le esperienze più significative NOTTI SACRE – Mostra di scultura “Mediterraneo”, Succorpo della Cattedrale di Bari San Sabino.
Nel 2018, INSTALLAZIONE “VIOLENZA SUI BAMBINI”, Chiesa Madonna del Principio, Adelfia/Bari.
Nel 2016, VIANDANTE, mostra fotografica, farmacia Wurmkos, Sesto Giovanni, Milano. Intervento musicale Gianluca Petrella. Testo critico Matteo Balduzzi.
Dal ’74 al 2019 partecipa a diverse mostre e importanti concorsi a livello nazionale ed internazionale, riceve vari premi e riconoscimenti nei più importanti eventi di arte contemporanea.
Lunedì 10 febbraio.
Monica Angiuli, attrice, pittrice.
Artemisia Gentileschi
Ritratto a due anime
Scritto ed interpretato
da
Monica Angiuli
Regia
Lino De Venuto
Artemisia Gentileschi fu la più grande pittrice del 1600.
Figlia di Orazio Gentileschi, pittore toscano, amico del Caravaggio.
Nel 1916, lo storico dell’arte Roberto Longhi, riporta alla luce il suo mito nel saggio Gentileschi padre e figlia.
Artemisia, mostra sin da bambina, grandi attitudini all’arte. Il padre Orazio, le insegna tutte le tecniche e i segreti della materia fino a quando un giorno, Agostino Tassi ( pittore paesaggista ed esperto in trompe-oeile ), detto lo smargiasso, amico fidato e collaboratore di Orazio, si offrirà di impartirle lezioni di prospettiva architettonica e paesaggistica e successivamente compirà, nei suoi riguardi, un efferato stupro.
Da qui ha inizio la storia di Artemisia Gentileschi che poi diventerà icona del femminismo nel nostro secolo,
Il sottotitolo Ritratto a due anime indica un “ incontro “ fra Artemisia e l’attrice che interpreta il suo personaggio: le loro anime s’incontrano, si toccano ma non si vedono. Artemisia racconta la sua storia e l’attrice, attraverso la sua identità di donna e anche di pittrice, fa rivivere i suoi aspetti umani e artistici, con grande ironia e autoironia.
Lo spettacolo evidenzia anche temi di cronaca fortemente attuali: stupro, corruzione, bullismo.
Il lavoro teatrale è un monologo che comprende anche video-proiezioni.
Lunedì 24 febbraio 2020.
Lino De Venuto, attore, regista, autore teatrale.
“I Colori dell’Anima”
Vincent Van Gogh
da
“Lettere a Theo”
scritto, interpretato e diretto da Lino De Venuto.
È liberamente tratto dall’Epistolario Lettere a Theo”, una testimonianza universale di fine ottocento, tra le più commoventi, all’altezza dei testi più elevati. Dal forte impatto emozionale, in un intreccio serratissimo tra arte e vita, lo spettacolo, sorretto da una certosina ricerca condotta anche in Olanda, è un suggestivo viaggio interiore nell’uomo-pittore Van Gogh, uno dei protagonisti più sconcertanti e più autentici dell’arte moderna. Sono passati ventisei anni da quando, nel 1993, cominciai a curiosare prima nella sua corrispondenza, fra libri d'arte, di psichiatria e poi davanti alle sue rutilanti tele disseminate un po’ dappertutto, ricevendone & quot; una terribile e profonda emozione". Sono passati ventisei anni tra entusiasmi e disincanti, ma ogni volta che (ri)porto in scena Vincent è per me un evento, colmo di silenzio e di pudore, che spero di poter condividere con i partecipanti-testimoni della rappresentazione. E’ trascorso del tempo ma il mio amore per il mondo interiore di Vincent resta, tra tanti relativi, un valore assoluto, fedele ed immutato nel tempo. Lo spettacolo vuole poter restituire a Vincent e a noi stessi, al di là delle leggende e mistificazioni, senza compiacimenti, tutti i colori della sua anima, la sua disarmante nudità, quel profumo di autenticità e di verità umana che preesiste al pittore ed è la base prima della sua grandezza artistica”.
Lunedì 23 marzo 2020.
Il Kantiere d’Arte Il Centauro è presente sul territorio di Bari-in Via Re David 82 (con sede estiva a Monopoli ) da un trentennio. E’ stato voluto e promosso da Vito Mastropasqua ( pittore-scultore, scenografo) fondatore del movimento artistico dei “Trovadori Magicoincantati e Vittoria Bellomo,poetessa e drammaturga che negli anni ha pubblicato otto sillogi di poesia-due libri di racconti-, inoltre ha al suo attivo,come autrice e regista, varie rappresentazioni teatrali presso il Teatro Duse e associazioni pugliesi e progetti europei teatrali dell’Associazione Linea Azzurra di Santeramo, dove il comune l’ha insignita di una targa per la sua attività culturale . Da un ventennio è docente di teatro presso l’Università della libera e Terza Età dell’Istituto scolastico Zingarelli.
Il Kantiere d’Arte Il Centauro ha condotto laboratori promossi dal Comune di Bari per le scuole ,caffè letterari, serate musicali, ha ospitato mostre personali di artisti anche di fama nazionale e partecipato a varie edizioni dell’expo arte di Bari-Padova, Forlì, cesena ecc .
Ha istituito da un decennio il Premio Anna Teresa Stella che assegna l’8 Marzo a donne pugliesi che si sono distinte in vari settori.
Pubblica senza fini di lucro il bimestrale di cultura Don Chisciotte e nella sua sede ospita mostre e serate dedicate alla promozione della cultura e dell’aggregazione sociale.
Bari (Bari)
Teatro Duse
Via Cotugno Domenico, 21
ore 19:00
ingresso libero
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