Ezio Mauro: Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino
Incontri culturali
A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, Ezio Mauro, uno dei più grandi narratori italiani di quell’epoca, presenta Lunedì 20 Gennaio 2020, alle ore 17,00, nell'Aula Magna del Polo Universitario Jonico, in via Duomo 259: "Anime prigioniere. Cronache dal Muro di Berlino", edito da Feltrinelli.
A dialogare con Ezio Mauro su quell'evento e sulle Anime Prigioniere della guerra fredda, sarà Mario Spagnoletti, Professore di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Università degli studi di Bari "Aldo Moro. Moderatore sarà Fulvio Colucci, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno.
Tutti sappiamo cosa è successo il 9 novembre 1989 a Berlino, quando, all’interno dei 108.000 chilometri quadrati della DDR, il blocco comunista si sgretola e si affranca dalla prigionia del Muro, che separava il mondo correndo per 156 chilometri e divideva così una città e l’Europa intera. Era un simbolo del titanismo totalitario, non una semplice barriera:era un'arma, Ed era destinato a fallire.
La caduta del Muro riunisce le due Berlino, che in una notte ritornano per sempre una sola città, e il pezzo di Europa che per decenni era finito dietro la Cortina di Ferro, segnando il passaggio da un'epoca all'altra.
È l'ultima rivoluzione nel cuore dell'Europa. È una storia che sa dove vuole andare, e adesso sta correndo. Ma, come tutte le grandi storie, nasconde il suo segreto nei dettagli. Nei gesti, nei passi e nei ripensamenti dei suoi protagonisti.
Ezio Mauro ricostruisce in una cronaca serrata, corale e politica, il romanzo di Berlino e della sua ossessione di pietra, fino alla capitolazione finale, fino a quando “il Muro non garantisce ormai più il potere e il potere non protegge più il Muro. Questa è la formula della caduta, la chiave di Berlino, il saldo del Novecento”.
"I primi ad accorgersi che qualcosa stava cambiando furono i cani da confine. Venivano addestrati la notte, perché le fughe quasi sempre si tentavano nel buio, non avevano contatti sociali, mangiavano solo ogni due giorni per essere più aggressivi. Ammaestrati a inseguire l'odore del grande sospetto che avviluppava l'intera DDR, i Cani del Muro non potevano riconoscere il profumo della libertà che si spargeva nelle strade dell'Est europeo, arrivando a disperdersi sulla porte di Berlino."
Ezio Mauro ha iniziato la carriera di giornalista nel 1972 a La Gazzetta del Popolo di Torino, occupandosi di terrorismo nero negli anni di piombo. Nel 1981 passa a La Stampa, inviato speciale e responsabile della politica interna. Dal 1988 lavora per la Repubblica, corrispondente da Mosca, vivendo in prima persona la grande trasformazione della perestrojka e nell’Ottobre 1989 era proprio a Berlino, ad assistere all’ultima parata di stato della DDR. A giugno 1990 torna a La Stampa, prima condirettore e poi direttore. E a maggio 1996 sostituisce Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, nella veste di direttore, per 20 anni fino al 14 gennaio 2016.
Taranto (Taranto)
Dipartimento Jonico dell'Università degli Studi "Aldo Moro"
Via Duomo 259
Ore 17,00
ingresso libero
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