“Elettra. la Madre Guerra” e il Trasporto Dei Miti del Teatro Dei Borgia
Teatro
Termina a Corato la parentesi pugliese settembrina del Teatro dei Borgia dedicata a “La Città dei Miti”, all’intramontabile essenza valoriale dei classici, inquadrati e riletti in un momento storico molto particolare con aspetti da esaminare con coscienza critica alla luce di tematiche sociali, civili e politiche mai sopite nel corso dei secoli.
La chiusura è targata “Elettra. La Madre Guerra”: un monologo di e con Patrizia Labianca promosso dal Teatro dei Borgia e patrocinato dal Comune di Corato. Lo spettacolo è in programma sabato 9 Ottobre presso l’Open Space in Viale Ettore Fieramosca 169 (porta ore 20.30, sipario ore 21.00 –prenotazione obbligatoria al numero 348 4678664; costo biglietto 7,00 euro).
Il monologo ben si coniuga con la Trilogia dei Miti del Teatro dei Borgia. La violenza genera violenza. Elettra, come un pesce fuor d’acqua, si ritrova a vivere lontano dalla casa paterna, senza alcun confronto, sposata ad un pastore che decide di preservare la sua verginità per rispetto delle sue nobili origini. Lei vuole vendicare il padre. “Il sangue si fa acqua”. Ogni legame è sciolto, annegato in nome di una giustizia privata che mai lenirà la ferita della perdita.
“L’acqua è l’elemento naturale della messa in scena. La mia Elettra si trova a Torre Disperata, sulla Murgia” dice Patrizia Labianca parlando del suo lavoro. “L’acqua in quel posto è assai poca. Ogni cosa lì, è bagnata solo di sudore e sputo. Elettra non riesce a piangere, a lavarsi il viso … Tutte le sue lacrime le porterà in grembo per scagliarsi contro la Madre. E se per un momento Elettra smettesse di essere figlia di un padre eroe, e scoprisse chi era veramente il vincente Agamennone? Se solo Elettra avesse saputo …”.
Lo spettacolo “Elettra. La Madre Guerra” è in collaborazione con il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, la Compagnia Teatrale “La Luna nel Letto” e il Teatro Crest di Taranto, nel percorso di formazione I Miti nel Contemporaneo/Progetto Heroes. Aiuto regia: Antonella Ruggiero; Luce: Infondo; Scenografia: Dentro; Uso e Costume: Gemma De Benedittis.
La Città dei Miti, la Trilogia “Eracle, l’invisibile”, “Fillottele, dimenticato” e “Medea per strada” (firmata dal drammaturgo Fabrizio Sinisi e diretta da Gianpiero Borgia) dopo Brescia ha toccato dall’8 al 13 settembre Corato e Barletta raccogliendo consensi e apprezzamenti di pubblico e di critica. “È il teatro nei luoghi di azione, è il teatro nei luoghi di vita vissuta” afferma Gianpiero Borgia, un percorso creativo teatrale che si costruisce attraverso le esperienze di studio e ricerca degli artisti sul campo, grazie al dialogo con la cittadinanza e con i numerosi soggetti che a livello istituzionale, culturale e sociale lavorano sul territorio nell’ambito del sostegno al disagio. Lavori di forte impatto che scuotono e sollecitano le coscienze e le menti”. Straordinari gli attori Christian Di Domenico, Daniele Nuccetelli ed Elena Cotugno, strepitosi interpreti di alcuni personaggi simbolo della mitologia e del loro corrispettivo iconico nel presente.
A Barletta la trilogia è divenuta l’essenza del “Festival Terre Promesse – Il Trasporto dei Miti”, quattro giorni di spettacoli in centro e nelle zone periferiche cittadine. La rassegna ha chiuso i battenti con “A. Senza nome” interpretato e diretto dall’attrice Michela Diviccaro; drammaturgia Teodora Mastrototaro, sound design Daniele Vergni, ideazione scenica, luci e regia Daniele Nuccetelli.
“Ancora una volta per gli artisti le tappe si sono rivelate foriere di sperimentazioni” chiosa Gianpiero Borgia annunciando la prossima tappa. “Saremo a Bari dall’8 all’11 ottobre. Gli spettacoli saranno in collaborazione con il Teatro Abeliano, dove è in programma l’esordio della Trilogia dei Miti”.
Il Sogno Poetico Metropolitano prosegue il suo viaggio con il suo forte messaggio di partecipazione e condivisione.
Corato (Bari)
Open Space in Viale Ettore Fieramosca 169
ore 20:30
ingresso a pagamento
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