Favola soave come il suo protagonista, scritta per gli adulti a cui parla come bambini cresciuti troppo in fretta, «Platero ed io» colpì profondamente, tra gli altri, il compositore Mario Castelnuovo-Tedesco che ne musicò 28 capitoli, tra i più belli e significativi, creando un opera per voce narrante e chitarra, allo stesso tempo di estrema complessità e splendida leggerezza.
Da questo connubio di letteratura poetica e musica letteraria, nasce uno dei capolavori teatrali del XX secolo. Ugo Dighero insieme all’amico Christian Lavernier riporta in tournée questo testo intramontabile in una veste dove voce e chitarra si muovono all’unisono.
Una fiaba filosofica che parla "anche" ai bambini, dove le grandi doti espressive di Ugo Dighero vedono il massimo campo d’azione, tra parole e musica. La calda Andalusia con paesaggi agresti tra ruscelli e farfalle, cieli e tramonti, fa da sfondo ad uno dei racconti di amicizia più celebri della letteratura mondiale. Il "poemetto" che prese 9 anni al Premio Nobel Juan Ramon Jimenez, narra di un piccolo asinello soffice e soave, che accompagna l’autore stesso per le strade di Moguer, tra realtà e fantasia. Un legame di amicizia così forte che l’autore legge le vicende della sua vita e del mondo che lo circonda attraverso gli occhi ed i sentimenti del suo amico, trasformando il monologo in un dibattito ad una voce ma a più pensieri.
Ugo Dighero - A partire dal 1979 frequenta i corsi della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova lavorando con Giorgio Albertazzi, Eros Pagni, Gian Maria Volontè, Egisto Marcucci, Lina Volonghi, ed altri. Si diploma nel 1982. Da allora fino ad oggi non ha mai abbandonato il teatro. Il pubblico televisivo conosce Dighero nel 1991 nel programma “Avanzi” condotto da Serena Dandini. Al suo fianco, in questo nuovo percorso nel comico, il gruppo “Broncoviz” da lui fondato insieme a Maurizio Crozza, Marcello Cesena, Carla Signoris e Mauro Pirovano.
Nel 1999 inizia la collaborazione con la “Gialappas Band” che durerà per tre fortunatissime edizioni di “Mai Dire Gol” su Italia1 dal 99 al 2001. Sempre con la Gialappas band prenderà parte al film “Tutti gli uomini del deficiente” 1999 regia di P. Costella. Altri film da lui interpretati: “500” 2001 regia di Robiano, Vignolo e Zingirian e “Quore” 2002 regia di F. Pontremoli. Nel 1998 partecipa al successo di “Un medico in famiglia” nel ruolo di Giulio, l’amico “trasgressivo” e scroccone di Lele. Il pubblico lo scopre poi come interprete drammatico nel ruolo di Don Puglisi nel film “Brancaccio” , 2001 RAI 1, per la regia di Gianfranco Albano.
Seguiranno “Sarò il tuo giudice” 2001 RAI1 regia di G. Calderone, “Padri” 2001 RAI1 regia di R. Donna, “Rosafuria” 2002 RAI1 regia di G. Albano, “La buona battaglia” 2006 RAI1 regia di G. Albano. Con “A voce alta” 2006 RAI1 regia di V. Verdecchi, Dighero ha ottenuto il premio come miglior attorte protagonista all’International Detective Film festival di Mosca. Il film stesso ha ottenuto il premio come miglior film nella sezione “Serial detective”. Dopo il grande successo delle quattro edizioni di “RIS, delitti imperfetti” regia di A. Sweet e P. Belloni, è attualmente impegnato nelle riprese della quinta serie.
Christian Lavernier - Inizia i suoi studi di chitarra classica con il M° Mario Senise che lo ha seguito e condotto all’ammissione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove si è brillantemente diplomato nella classe del M° Paolo Cherici. Vincitore del primo premio assoluto in importanti concorsi internazionali tra i quali: Concorso Internazionale, Joannhes Brahms, Concorso Internazionale Francesco Forgione, Con- corso Nazionale Isole Borromee, Concorso Internazionale Paul Harris. Si è esibito in importanti festival in tutto il mondo tra cui: Accademia Internazionale di S. Cecilia di Roma (Italia), Magnitogosk International Guitar Festival (Russia), Festival Internazionale Andrès Segovia di Linares (Spagna), Thailand International Guitar Festival (Thailandia), Bunka Kaikan Recital Hall di Tokyo (Giappone), Aalborg International Guitar Festival (Danimarca).
Nel 2016 il maestro liutaio Carlos Gonzalez ha ultimato la prima e unica chitarra tiorbata “La Soñada” immaginata, costruita e dedicata a Christian Lavernier ed alla sua nuova interpretazione musicale. Dal 2018 “La Soñada” è al centro del nuovo progetto Contemporary Future. Nel giugno 2019 esce l’album “12 Preludi a Getto d’Inchiostro - 12 Ink-Jets Preludes”. A novembre dello stesso anno esce Contemporary Future per EMA Vinci con patrocinio della SIMC e del CIDIM. Il disco ottiene il label SIAE - Classici di oggi. La prefazione del disco è firmata da Ennio Morricone.
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