“Affermiamo la necessità di noi giovani di poter
esistere e il nostro diritto alla
sovranità”. Citando
Antonio Gramsci sottolinea che “la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia promulgare le leggi” mentre ognuno deve fare il suo dovere di uomo, far valere la sua voce, la sua opinione, la sua volontà (
A. Gramsci, Quaderni dal carcere).
Con queste parole
Nina Adilardi, studentessa ed attivista, introduce il prossimo incontro della rassegna “Primavera culturale”
“Libertà è partecipazione. Politica, economia, sociale” che si svolgerà
sabato 23 aprile presso Asfalto teatro, via D. Birago 60 Lecce, a cura di “
Pensiero Azione Liberazione” movimento studenti Unisalento.
In questo primo incontro
Marzia Eccher, studentessa, spiega che i relatori proporranno una lettura
geopolitica della storia italiana ed internazionale per capire cosa sta accadendo. In particolare lei “vuole esplorare
cosa vuol dire essere cittadino, quali sono i rapporti e i giochi di forza tra cittadino, lavoro, salute ed istruzione, partendo dalla riappropriazione e rilettura della
Costituzione per sapere quali sono i nostri
diritti e doveri. È importante tornare ad essere cittadini, attivi, consapevoli del proprio ruolo all’interno della società che non è un ruolo subalterno di sottomissione. A scuola si riesce a stento ad arrivare alla II guerra mondiale”.
La partecipazione è l’azione degli individui per costruire comunità perché hanno sviluppato la consapevolezza che occorre costituirsi come
soggetti e sovrani per creare la società in cui desiderano vivere e non subire scelte imposte dall’alto.
Gli studenti e i giovani invitano i cittadini a riflettere sul significato dell’impegno, della cultura e dell’arte come strumenti del cambiamento, dell’innovazione, del superamento del conformismo. Le domande che pongono a se stessi e agli altri sono:
cosa è la primavera culturale? Cosa significa per gli studenti che l’hanno promossa in tutta Italia e per la società in cui si riverberano gli effetti? Uno dei modi per capirlo è proprio
partecipare.
Questo primo incontro dà il polso dell'interesse e ha l’ambizioso obiettivo iniziare un percorso di riflessione come motivazione che sostiene l’agire e la sua pianificazione. A questo incontro seguirà il cineforum con la
proiezione del film Metropolis di Fritz Lang del 1927.
Si prosegue
domenica 24 con il
“Laboratorio fuoco” che si terrà sulla
spiaggia di Frassanito (Le) a partire dalle ore 6.00. Esso è costituito da una serie di attività: lo yoga condotto da
Marzia Eccher, il laboratorio
“Cantare il corpo” guidato da
Ilaria Mancino e il laboratorio di teatro diretto da
Matteo Padula.
Gli incontri si dividono in due giornate perché – chiarisce
Marzia Eccher – volendo seguire l’esempio di Prometeo e metterci sulla strada della conoscenza, abbiamo pensato di organizzare
una giornata più teorica e una più creativa, il mezzo migliore per trasmettere la conoscenza. Questo cammino parte da noi stessi. Dal vuoto. È necessario prima di tutto chiudere gli occhi, svuotarsi dai pensieri, liberarsi dalle paure per essere in grado di vedere e sentire”.
Anche
Ilaria Mancino parla di percorso: musicista e ricercatrice di benessere creativo, psichico e fisico, definisce
“Cantare il corpo” come “un
laboratorio di voce e iniziazione alla propria identità sonora. Sperimentare la voce significa esplorare il proprio rapporto con il corpo e vivificarlo attraverso la vibrazione. Lavoreremo attraverso l'attivazione dei chakra e tutto il cammino ci porterà ad accogliere il prossimo solstizio d'estate in una gran festa”.
Emerge l’importanza della
cultura come forma-azione per fare del benessere la condizione di partenza e di arrivo dell’uomo. Uomo che ha narrato il mito di
Prometeo, simbolo del Movimento studenti “Pensiero Azione Liberazione” proprio per indicare lo stacco tra le tenebre dell’
ignoranza, della mancanza di
consapevolezza e la luce della
ragione, i lumi della
conoscenza. Il Titano amò gli uomini e donò loro intelligenza e memoria, compì il primo atto di ribellione verso gli dei-genitori rubando una scintilla di fuoco per iniziare
l’emancipazione dei figli-uomini e fratelli. Questa è la
rivoluzione.
In questa dimensione culturale ci siamo tutti noi che possiamo conoscerci meglio, condividere idee e crescere assieme. Perché l
a primavera culturale è aperta a tutti e richiede il contributo di tutti.
Di seguito gli
altri incontri previsti dalla rassegna:
23 aprile “Libertà è partecipazione”.
30 aprile “Libertà è vertigine”.
21 maggio “Libertà è responsabilità”.
4 giugno. Libertà è co(no)scenza”.
18 giugno. “Libertà è coraggio. Le fiabe, i miti, la narrazione”.
2 luglio. “Libertà è rinascita. Tarantismo”.
Per info: 3491073411, 340 311 9707, 327 456 4048.
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Articolo e comunicazione a cura di Michela Maffei, Giornalista
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