[Natale a Manduria – “Chiese d’Incanto”] – Giovedì 4 gennaio 2024 secondo appuntamento del festival di musica antica “
A mezza voce” (nell’ambito di “Chiese d’Incanto”) con lo spettacolo “
A due canti soli e basso”, ore 19.30 presso la Chiesa dell’Immacolata (via Pacelli), ingresso libero senza prenotazione, info: 368.7305100.
Per il
programma completo di “A mezza voce” e dell’intera rassegna “Chiese d’Incanto” cliccare sul link in fondo alla pagina.
“A due canti soli e basso: Musica Sacra a Napoli tra '600 e '700” - musiche di A. Nola, A. Scarlatti, N. Fago, L. Leo, D. Scarlatti - Le fonti della musica sacra napoletana del Settecento si trovano prevalentemente fuori Napoli. A partire dall’ultimo scorcio del XVIII secolo e soprattutto in tutto il XIX molti manoscritti appartenuti a chiese, conventi, congregazioni ed agli stessi Conservatori vennero, nella migliore delle ipotesi, copiati per essere portati altrove, e nei casi peggiori, trafugati. Tale circostanza, che rende assai ardua la conoscenza dettagliata di quel repertorio, è aggravata dalla cronica chiusura dell’importante biblioteca napoletana dei Girolamini. Superato l’antico pregiudizio della subalternità della musica sacra rispetto a quella teatrale, la moderna musicologia ha affrontato in anni recenti degli studi monografici su alcuni autori napoletani del Settecento in merito alla loro produzione sacra: Jommelli, Fago e Leo. Anche gli studi in ambito veneziano hanno dato un importante contributo alla conoscenza della musica sacra del Settecento in un luogo, Venezia appunto, spesso a contatto stretto con i napoletani. Lo spoglio delle fonti d’archivio sta dando un quadro sempre più preciso e dettagliato sulle realtà socioeconomiche in cui si svolgevano le attività musicali e l’indagine sulle singole realtà che promuovevano la musica sacra a Napoli – congregazioni, chiese, monasteri, conservatori – arricchisce con nuovi dati il quadro finora conosciuto e in qualche caso corregge alcune ‘certezze’ acquisite e sedimentate. Il programma dell'ensemble Orfeo Futuro offre al pubblico un ampio panorama di questo ricchissimo patrimonio musicale sacro a cavallo tra '600 e '700 ancora in parte da riscoprire e valorizzare, da Antonio Nola fino a Nicola Fago e Domenico Scarlatti. Antonio Nola in particolare, allievo di Giovanni Salvatore al Conservatorio della Pietà de' Turchini e attivo nell'ultimo quarto del XVII secolo all'Oratorio dei Girolamini, rappresenta in maniera emblematica il compositore dedito quasi esclusivamente alla produzione sacra. La sua musica, ancora oggi di rarissimo ascolto, ben rappresenta il repertorio sacro praticato a Napoli sul finire del XVII secolo, modello e fonte d'ispirazione per i compositori della generazione successiva.
Formazione:
Carmela Osato, soprano
Antonia Salzano, alto
Gioacchino De Padova, viola da gamba
Gabriele Natilla, tiorba
Pierfrancesco Borrelli, organo e concertazione
CREDITS – Questa prima edizione del Festival di musica antica “
A mezza voce” è organizzata dall’Amministrazione Comunale di Manduria nella persona dell’Assessore alla Cultura Vito Andrea Mariggiò, coadiuvato dal suo staff, in collaborazione con l’Arciconfraternita SS.Immacolata. “
A mezza voce” si compone di tre appuntamenti, nei giorni 3,4 e 5 gennaio, a cura dell'ensemble
Orfeo Futuro. La direzione artistica di “A mezza voce” è di
Gabriele Natilla, il direttore artistico dell'ensemble Orfeo Futuro è
Gioacchino De Padova. Si ringraziano i parroci e i frati per la disponibilità mostrata e per aver condiviso il progetto. Si ringrazia lo staff organizzativo dell’Assessorato alla Cultura (Patricia Kulcsar, Dario Pinelli, Roberto Dostuni, Popularia OdV) per la consulenza e il supporto operativo.
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A MEZZA VOCE” - "Invece di parlar forte, abbiamo deciso di rivolgerci a voi a mezza voce per mostrarvi cose nuove e ricordarvi cose antiche. Sentirete strumenti e parole, gesti che vi inviteranno ad avvicinarvi, abbiamo bisogno di tutta la vostra sensibilità. La mezza voce è quella delle corde antiche, dei fiati, della carne che si farà musica, ma prenderà anche la forma delle altre arti di questa nuova rassegna che vogliamo far durare, affinché diventi il vostro intimo giardino d’inverno.” [Gabriele Natilla]
ORFEO FUTURO è un ensemble a geometria variabile, dal quartetto all'orchestra. Riunisce dal 2010 musicisti italiani e non, specialisti nelle prassi esecutive su strumenti storici. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, a volte anche incrociando repertori antichi e musica nuova. Ha realizzato centinaia di concerti e numerosi CD, anche in collaborazione con altri artisti e gruppi. Tra le produzioni più recenti: L’Eredità di Arcangelo, diretta da Enrico Gatti; Amada Esquina, che incrocia le musiche del Siglo de Oro spagnolo con la canzone latinoamericana del Primo ‘900; ed ancora Insight Lucrezia, opera teatrale da camera con Nunzia Antonino e la regia di Carlo Bruni su un testo originale di Antonella Cilento e con musiche elettroniche di Gianvincenzo Cresta. Insieme all'ensemble vocale Spirito di Lione ha debuttato nel 2019 alla Biennale Musica di Venezia. Collabora stabilmente con Anima Mea Festival che si tiene annualmente a Bari ed altre città della Puglia.
Per il programma completo di “A mezza voce” e dell’intera rassegna “Chiese d’Incanto” cliccare sul link qui sotto:
Web:
www.popularia.it/natale2023/