da sabato 1 a venerdì 7 giugno 2024
in mostra
Mostra dedicata a Luca Samele
Arte e fotografia
Incontri culturali
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Rassegna culturale Le pietre che parlano - Presentazione della Mostra dedicata a Luca Samele.
Il progetto Le pietre che parlano, proposto da Michele Agostinelli e Concetta Antonelli, nasce nell’ambito del rispetto profondo e autentico del territorio, con natura e caratteristiche che gli appartengono.
Nella cornice della natura, che è anche essenza, nasce il progetto della rassegna Le pietre che parlano, in cui l’antica masseria diviene cenacolo per le arti: musica, pittura, attività letteraria, espressioni naturali della creatività dell’essere umano, così come le colture, i boschi, la fauna esprimono la loro biodiversità e la creatività del territorio, quando essa viene curata e protetta.
In questo ambito, sabato 1 giugno alle ore 18 sarà inaugurata da Concetta Antonelli la Mostra dedicata all’Artista Luca Samele.
L’esperienza del giovane artista Luca Samele (Bari 1976 - Berlino 2003) ha in sé qualcosa di inquietante e, al tempo stesso, di fortemente organico: condotta con rigore sistematico e dolorosa determinazione, ha prodotto frutti dall'ambivalente funzione che collocano la sua pittura tra l'oggetto d'arte e la lacerante testimonianza del pensiero giovanile. «La mia arte - scriveva nel 2003 - comincia per la strada, quando facevo murales su muri pubblici come tanti giovani artisti dopo J.M. Basquiat. Ho frequentato l'Accademia di Belle Arti di Bari, mia città natale, dove ho studiato disegno e pittura. Dopo un breve periodo di “espressionismo” ancora connesso alla mural-art, ho arricchito le mie conoscenze sulla religione indiana [...]. Preso il Diploma dell'Accademia di Belle Arti, ho scelto di vivere a Venezia “la città sull'ACQUA”. Sono ora a Berlino [...] nuove forme stanno nascendo, perché talvolta è utile tornare alla realtà».
Luca Samele è stato un artista che ha sperimentato vari tipi di linguaggi e tecniche governando il suo agire con una finalità che aveva nella mente probabilmente sin dall'inizio. L'utilizzo della pittura, della grafica e, in casi molto sporadici, della scultura ha infatti segnato il farsi di un percorso che, a un'attenta analisi, ha un'intima coerenza.
Il suo itinerario artistico, sfortunatamente breve, è stato caratterizzato da una notevole molteplicità di linguaggi che spesso sono mutati in modo repentino sì da far pensare che Samele fosse sostanzialmente alla costante ricerca del mezzo espressivo che gli fosse più congeniale. Molte sono state le potenzialità intuite o semplicemente sfiorate, mai portate alle estreme conseguenze. Ma, a ben vedere, all’artista non interessava la ricerca di un linguaggio, il filo conduttore della sua attività era incentrato sullo sviluppo dell'idea praticata sui diversi gradini della conoscenza e, pertanto, costretta alla necessità di costanti varianti lessicali.
“È doveroso per l'artista cambiare sempre il modo di esprimersi” scriveva Samele nel 2012, chiarendo così in modo definitivo come per lui la scelta del linguaggio fosse subordinata alla trasmissione dei contenuti della ricerca.
L'elemento di partenza è l'entità fisica, il sentirsi pienamente coinvolti dal mondo sensibile. “Io amavo stare steso per terra in città sui marciapiedi, scrutando gli angoli dei muri sporchi ma pieni di così tanta materia. Mi piacevano le mani sporche, nere perchè così mi sentivo parte della materia”.
L’elemento sostanziale ritorna spesso nelle riflessioni di Samele. La produzione artistica parte da un confronto costante con il concreto, dalla necessità di divenire un tutt'uno con l'oggetto cui si sta lavorando, sia esso un libro, un'incisione, un dipinto. La materia, per chi è capace di trasformarla in opera d'arte, può rivelare le logiche labirintiche attraverso intrecci apparentemente incomprensibili, può entrare nel sangue facendo sentire la sofferenza della sua trasformazione, può far emergere la sua personalità attraverso l'urlo di ogni singola fibra tradita dall'errore'. La materia è l’oggetto su cui operare, è la viva carne da cui far scaturire la vibrazione dell'anima, e l'artista è il demiurgo.
L’evento è a ingresso gratuito.
Si allegano locandina della manifestazione e foto della location.
Masseria Dirupo, 1giugno 2024
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Azienda Agricola Fratelli Lippolis
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da sabato 1 a venerdì 7 giugno 2024
Noci (Bari)
Noci masseria Dirupo
ore 18:00
ingresso libero
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