da sabato 12 a sabato 19 aprile 2025
in rubrica
La Cattedrale di Bitonto ed il Museo d’Arte Sacra aperti tutti i giorni dell’anno con orario continuato
Incontri culturali
La Cattedrale di Bitonto aperta tutti i giorni dell’anno con orario continuato
Nei mesi estivi, dalle 9 alle 21 e negli altri mesi dalle 9 alle 18 la cattedrale di Bitonto
A Bitonto il servizio garantito da ArtWork riguarderà anche la Cripta di San Valentino e l’area archeologica, sempre all’interno della Concattedrale, e il Museo d’arte sacra. Oltre alle biglietterie locali, tutti i siti saranno prenotabili online sul portale dedicato www.artecclesiae.it. “Artecclesiae”: questo il nome del progetto che lega appunto Arcidiocesi di Bari-Bitonto e la cooperativa sociale che da anni opera in Puglia con risultati positivi nel campo della valorizzazione dei beni culturali.
La cattedrale di Bitonto, la cui origine si perde nel tempo (se ne ha notizia per la prima volta nell'XI Secolo) è uno degli esempi meglio conservati di romanico pugliese, copia, in miniatura, della cattedrale di San Nicola di Bari
La stratificazione pavimentale di un edificio svela, spesso, la sua età indicandone le diverse fasi di vita. A Bitonto i riquadri frammentari di un tappeto musivo policromo, in prossimità della zona presbiteriale del Duomo, rimandano all’epoca paleocristiana, avvalorando una tradizione orale che vorrebbe fare risalire la diocesi locale già al V o al VI secolo. Ufficialmente si ha testimonianza della sua esistenza dal 1089, sotto la guida del vescovo Arnolfo. All’XI secolo appartiene, infatti, il grifone alato mosaicato, oggi protetto da una lastra di vetro, visibile sul lato occidentale. Non è chiara la funzione dell’ambiente ipogeo quadrangolare, dalle spesse mura, dove ancora si trova; forse un portico o una torre o una cappella di pertinenza della chiesa. Probabilmente fu allora che si decise di erigere un imponente duomo in sostituzione dell’antico e vetusto tempio. Per certo si sa che la cattedrale odierna fu costruita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, in epoca federiciana. La famiglia sveva compare, infatti, ritratta nei rilievi della scala del bellissimo ambone, firmato dal magister Nicolaus nel 1229, che realizzò anche la decorazione marmorea del lettorino, con preziosi intagli e trafori e una grande aquila sorretta da una cariatide umana.
Nel complesso la cattedrale bitontina è uno degli esempi meglio conservati di romanico pugliese, copia, in miniatura, della cattedrale di San Nicola di Bari. La facciata è tripartita da lesene che lasciano intendere la suddivisione in corrispettive navate all’interno. Un ampio rosone, suddiviso in sedici bracci e inquadrato da un’edicola poggiante su leoni stilofori, sormonta quattro bifore e tre portali di cui quello centrale è riccamente scolpito. Nel suo archivolto si narrano scene della Vita di Gesù dall’Annunciazioneall’Anastasis della lunetta, sopra cui un pellicano simboleggia l’Eucarestia. Degno di nota è anche il prospetto meridionale, aperto in sei grandi arcate, sormontate ciascuna da un esaforato: i suoi capitelli sono popolati da qualsivoglia animale il cui significato è da ricercare nei bestiari medievali.
All’interno i restauri ottocenteschi hanno riportato lo spazio all’aspetto originario, eliminando stucchi e decori barocchi sovrapposti nel XVIII secolo. Capriate lignee ricoprono la navata centrale e il transetto, mentre le navate laterali, sopra cui si aprono i matronei, sono protette da volte a vela. Un capitello delle colonne di sinistra riporta il celebre episodio del Volo di Alessandro Magno, personaggio molto amato nel Medio Evo, che vide fallire il proprio desiderio di conoscenza per il mancato riconoscimento degli imprescindibili limiti umani.
La cripta, infine, ad oratorio e triabsidata, si presenta come una selva di trenta colonne che, a differenza di quanto accade altrove, a Bitonto non assolve la funzione originaria di custodia di sante reliquie.n’ampia cripta ad oratorio
Le opere della collezione del Museo d’Arte Sacra
La collezione del Museo d’Arte Sacra di Bitonto è ospitata negli ambienti dell’ex convento dei Frati Minori Conventuali, poi sede del Seminario Vescovile.
Il percorso espositivo offre una visione completa della vita ecclesiale di Bitonto fino ai nostri giorni: una raccolta che spazia dal periodo bizantino a quello romanico, fino alla maggiore produzione del Cinquecento e Seicento con la nascita della scuola pittorica bitontina che vede in Carlo Rosa il suo principale esponente.
L’esposizione è completata da arredi sacri e paramenti legati ai riti liturgici e da alcuni importanti documenti su pergamena e carta, testimonianze della Diocesi di Bitonto e di alcuni momenti della città e della comunità ecclesiale.
Sono visitabili tutti giorni dalle ore 9:00 alle ore 21:00 da aprile a settembre
(fino alle ore 19:00 da ottobre a marzo).
L’ingresso è consentito sino a 15 minuti prima dell’orario di chiusura.
IL Museo d'arte sacra di Bitonto è aperto:
Dal 20 giugno al 14 settembre 2025
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00; Dal 15 settembre al 19 giugno 2025
da venerdì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Aperture straordinarie: dal 18 aprile al 4 maggio 2025; lunedì 2 giugno 2025; lunedì 8 dicembre 2025; dal 19 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026
dalle ore 10.00 alle ore 18.00
da sabato 12 a sabato 19 aprile 2025
Bitonto (Bari)
Centro Storico
Dalle 9 alle 21
ingresso a pagamento
Info. 080-9698872
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