Per l’unica data pugliese del suo tour nazionale, lo spettacolo
Truman Capote questa cosa chiamata amore con
Gianluca Ferrato sarà in scena
mercoledì 17 aprile al Teatro Margherita di Putignano (ingresso h 20.30 - sipario h 21).
Per info e prevendite: 3332493133 Lo spettacolo è organizzato dall’associazione “SipArte – stiamo insieme per l’arte”.
● Lo spettacolo ●
Tutta la letteratura è pettegolezzo”. Così Truman Capote liquidava con una delle sue abituali provocazioni anti-letterarie qualsiasi visione sacrale dell’arte e dell’artista. “Pettegolezzo” inteso come svelamento di ciò che non si sa, indagine sui lati oscuri dell’America, in modo leggero e profondo, snob e vivace come un vodka martini.
E’ il Capote più irriverente, quello che emerge da “Truman Capote questa cosa chiamata amore”, in cui Massimo Sgorbani disegna per Gianluca Ferrato, diretto da Emanuele Gamba, un dandy, un esibizionista, un personaggio pubblico prima ancora che un grande scrittore: l’anticonformista per eccellenza, che piò permettersi di parlare con la stessa dissacrante arguzia di Hollywood e della società letteraria newyorkese, di Jacky Kennedy e Marilyn Monroe, di Hemingway e Tennessee Williams, senza mai risparmiare se stesso, i suoi vizi, le sue manie, i suoi successi e fallimenti.
“Irriverente monologo sulla vita di Truman Capote, il gay, dandy, esibizionista che ha narrato l’America torbida del anni ’50, dietro gli eccessi, solitudine e “disperata vitalità”; autore fra l’altro dei romanzi: “Colazione da Tiffany” (1958) e “A sangue freddo” (1966).
Gianluca Ferrato disegna un ritratto inedito di Truman Capote, in questo per certi versi, strabiliante spettacolo. E’ avvezzo da anni ad essere un monologante sul palcoscenico. Ma qui Gianluca, che diventa un po’ anche Truman Capote, ci consegna con contagioso ardore la poesia, la bellezza, il divertimento amaro, il dolore, il sacrificio estremo di uno degli uomini e degli scrittore più controversi che abbiano attraversato la storia. Dall’America in poi. Fino all’inferno, con il solo biglietto di andata (…) A questo vertiginoso monologo Ferrato dà vita e irresistibile vitalità, con continui cambi di velocità, con alterazioni della voce e spostamenti repentini, con contagioso ardore.”
Franco Cordelli, il Corriere della Sera
● Gianluca Ferrato ●
La sua formazione artistica ha inizio nel 1980, anno in cui frequenta il Centro di Formazione Teatrale diretto da Massimo Scaglione; dal 1981 al 1983 è fra gli allievi prescelti dalla Scuola del
Piccolo Teatro di Milano, diretta da
Giorgio Strehler.
Diplomatosi, debutta proprio al Piccolo Teatro in Arlecchino servitore di due padroni, diretto da Giorgio Strehler, interpretando il ruolo di Silvio.
Oltre alla partecipazione a numerosi allestimenti classici e contemporanei, gli spettacoli musicali, tra operetta e musical, sono diventati negli anni una cifra della sua carriera:
Al cavallino bianco di H. Muller e R. Benatzky;
La vedova allegra di F. Lehar;
Parata di primavera di R. Stolz; nel musical propriamente detto:
Kiss me, Kate! di C. Porter;
Salomè da O. Wilde e
Cabaret di F. Ebb e J. Kander.
E' stato tra i protagonisti della prima edizione di
Macao, regia di Gianni Boncompagni (Rai 2) e Mi manda Lubrano (Rai 3). E’ anche apparso in numerosi film e fiction rai, tra cui:
Questo nostro amore, regia di Luca Ribuoli e Isabella Leoni;
Il mondo sulle spalle, regia di Nicola Campiotti;
Paradiso delle signore, regia di M.Vullo, I. Leoni, M. Maccaferri, R. Mosca e F. Pavolini.
Tra i suoi più recenti impegni:
Cabaret di Fred Ebb e John Kander, regia di Saverio Marconi;
Quante vite avrei voluto. Una storia per Luigi Tenco di Piergiorgio Paterlini, regia di Marco Mattolini;
Dove il cielo va a finire. Una storia per Mia Martini di Piergiorgio Paterlini, regia di Bruno Montefusco;
Cosi parlo parlò Bellavista, adattamento teatrale e regia di Geppy Gleijeses.
Web:
www.facebook.com/events/286...