LA TRAVIATA IL DRAMMA DI VIOLETTA VALERY ORCHESTRA E CORO ICO SUONI DEL SUD Direttore Benedetto Montebello Teatro Curci Barletta Domenica 23 marzo Nuovo appuntamento per la 41.ma Stagione Musicale Di Cultura e Musica G. Curci ETS

Nuovo e atteso appuntamento della 41.ma Stagione Musicale di Cultura e Musica G. Curci – Ets, organizzata in sinergia con il Comune di Barletta, la Regione Puglia il MIC, nella splendida cornice del Teatro Curci, quello di domenica 23 marzo, alle ore 18,30 che vedrà in scena, dopo lo straordinario successo della Grande Orchestra Avion Travel, il Dramma di Violetta Valery – La Traviata, una produzione che emozionerà il pubblico con una interpretazione coinvolgente di una delle opere più amate e note del repertorio operistico.
Protagonista indiscussa della serata sarà il soprano Libera Granatiero nel ruolo di Violetta Valéry, una figura complessa e affascinante che incarna la tragica storia d’amore tra una cortigiana e un giovane aristocratico. Granatiero, nota per i suoi numerosi concerti lirico-sinfonici con l’orchestra Umberto Giordano di Foggia e l’orchestra Suoni del Sud, ha collaborato con artisti di fama internazionale, dimostrando il suo straordinario talento e la sua capacità interpretativa.
Al suo fianco Stefano Sorrentino nei panni di Alfredo Germont, acclamato tenore, famoso per il suo timbro vocale di grande bellezza e le sue raffinate interpretazioni che hanno conquistato i palcoscenici internazionali e Roberto Calamo che vestirà i panni del padre di Alfredo, Giorgio Germont. Baritono di talento, la sua carriera lo ha portato sui palcoscenici dei teatri più prestigiosi, come il Teatro alla Scala di Milano e il Teatro Regio di Torino.
Riccardo Canessa interpreterà Francesco Maria Piave, il librettista della “Traviata”, conducendo gli spettatori tra le pagine di questa storia senza tempo. Regista d’opera di grande talento, noto per le sue interpretazioni narrative e la sua capacità di avvicinare il pubblico alla lirica, Canessa ha diretto produzioni di opere come “La Traviata” e “L’Elisir d’Amore”, collaborando con importanti istituzioni musicali e teatri in Italia e all’estero.
I solisti saranno accompagnati dal Coro e dall’Orchestra Ico Suoni del Sud diretti da Benedetto Benedetto Montebello, garantendo un’esecuzione musicale di altissimo livello. L’appuntamento con “Violetta Valéry” rappresenta infatti un’occasione unica per gli amanti dell’opera e non solo.
Melodramma tra i più rappresentati al mondo, «La traviata» rimane un classico delle programmazioni d’opera. Ad arie e duetti dei tre solisti, faranno da collante le narrazioni dell’attore Riccardo Canessa, che imbastirà la storia di questa donna sola costretta a fare i conti con se stessa e la società dalla quale è circondata: un ambiente mondano che da una parte la esalta, ma al tempo stesso la emargina. Una donna, Violetta, sempre libera di folleggiar di gioia in gioia, ma a un certo punto costretta a ritirarsi a vita privata per via della tisi, proprio mentre ha scelto l’amore di Alfredo Germont, che però si rivela un amore anche questo malato. L’opera, com’è noto, non ebbe un gran successo al debutto, avvenuto il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenice di Venezia. D’altronde, Verdi sapeva di rischiare molto portando in scena il dramma borghese tratto da una vicenda contemporanea, quella della prostituta Marie Duplessis amata da Alexandre Dumas figlio, che la consegnò a futura memoria col nome di Marguerite Gautier nel romanzo “La Dame aux camélias”.
La storia narra, infatti, di una famosa mondana nella Parigi dell’Ottocento che, incontrando il gentiluomo Alfredo Germont, si rende conto di essere per la prima volta veramente innamorata. L’amore dei giovani è però contrastato dal padre di lui, Giorgio, perché quel legame fa scandalo. Violetta sceglie di partire per il bene del suo amato, ma poi la malattia dalla quale è affetta, la tisi, nel terzo atto, peggiora. Ma Violetta, sola, a Parigi, gravemente provata, riceve una lettera da Giorgio Germont, il quale, pentito, le annuncia di aver rivelato la verità al figlio, che sta per raggiungerla. Violetta è felice, Alfredo è lì al suo capezzale, ma per lei non c’è più nulla da fare. La tisi la uccide davanti a lui, in un clima di acuto dolore, addolcito però dalla purezza di un amore vero. L’amore di una donna alla quale bisogna riconoscere di aver saputo con grande dignità coltivare ambizioni sentimentali nate all’interno della propria condizione di cortigiana, attraverso uno slancio vitale e intellettuale tutto personale. Senza dimenticare che la sua consacrazione a icona passerà attraverso un tragico destino. Morendo, infatti, Violetta libera da un amore imbarazzante quel figlio di papà di Alfredo Germont, insopportabile prodotto dell’ipocrisia di una società intorno alla quale si consuma il dramma borghese raccontato con molte sfumature autobiografiche da Dumas figlio e, successivamente, dal tandem Piave-Verdi.
info: Cultura e Musica G. Curci - ETS
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