La chiesa rupestre di San Nicola, definita la “cappella Sistina della civiltà rupestre”, è un'eccezionale "pinacoteca" dell'arte sacra popolare medievale della Puglia in cui è possibile osservare la "stratificazione" dei principali temi espressivi della produzione pittorica dell'Italia Meridionale dall' XI al XIV secolo. Raramente, dal punto di vista stilistico, si registra in contesti rupestri una cifra stilistica colta e raffinata come nella Deesis o nella Santa Parasceve della chiesa di San Nicola: in questi dipinti confluiscono i canoni espressivi della spiritualità bizantina provenienti dai Balcani, dall'area cipriota-palestinese ed in generale del Mediterraneo orientale, nonché gli influssi culturali dell'area longobardo-beneventana, della Sicilia arabo-normanna e dell'arte benedettina.
Mottola (Taranto)
contrada Casalrotto
aperto tutti i giorni
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