Domenica 22 settembre 2019
Un'altra giornata di film per il Bari Gender Film Festival
Cinema
"Lei: l’altro da sé" di Clelia Facchini (Italia, 2019), 3’ 18:00
La regista saluta il pubblico. L’identità è come un quadro composto di molteplici segni, sfumature, correzioni e tonalità di colore.
"Searching Eva" di Pia Hellenthal (Germania, 2019), 85’
Eva è una ventenne di origini italiane che vive a Berlino. Modella, artista e sex worker, ha fatto della sua vita un racconto senza privacy. Il lungometraggio d’esordio di Pia Hellenthal, presentato nella sezione Panorama alla 69ma edizione della Berlinale, registra, come in una sorta di diario quotidiano e pubblico (tutto è condiviso sui social media), la vita di Eva, tra uscite nei club, conversazioni familiari e rendez-vous con clienti (selezionatissim*). La modella riflette sulla propria identità, pubblicamente, attraverso il proprio corpo rendendolo strumento funzionale al superamento di categorie come “prostituta”, “femminile”, “bisessuale”.
"Plaire, aimer et courir vite/Sorry Angel" di Cristophe Honoré (Francia, 2018),132’ 20:00
In collaborazione con festival Orlando Bergamo.Una storia d’amore che ripercorre gli anni ’90 come fossero già un’epopea: la musica dei Massive Attack, gli incontri nei cinema, le telefonate dalle cabine telefoniche, distanze tra generazioni che per intensità sanno di eterno. Quella tra Jacques, uno scrittore di successo, e Arthur, uno studente universitario, è una relazione romantica senza possessioni, che si dilata nel tempo e nello spazio superando con disinvoltura e senza patetismi ogni limite di coppia, ambientale, familiare e persino del corpo.
Rafikidi Wanuri Kahiu (Kenya, 2018), 83’ FOCUS AFRICA 22:30
In collaborazione con festival MIX Milano ed il sostegno della Fondazione Pasquale Battista. Kena è una ragazza di origini modeste molto popolare nel suo quartiere a Nairobi. Si aggira per le strade con lo skate, lo stereo, le moto dei suoi amici maschi. Ziki invece, di buona famiglia, sempre impeccabile nel look, si intrattiene con le sue amichette, truccandosi e ballando gli ultimi motivetti alla moda. Kena e Ziki, per quanto diverse, si osserveranno a distanza e, a dispetto della rivalità tra le rispettive famiglie coinvolte nelle elezioni politiche su schieramenti avversi, si avvicineranno teneramente sfidando l’ottusità e la violenza di uno fra gli stati africani che vieta per legge le relazioni omosessuali. Primo film keniota al Festival di Cannes, bannato in Kenya con la regista rifugiata in Francia.
Bari (Bari)
AncheCinema
Corso Italia, 112
18:00 - 20:00 - v22:30
ingresso a pagamento
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