Dopo il successo delle iniziative natalizie ed un breve periodo di chiusura per riorganizzazione e la nuova programmazione, riprendono le aperture e gli eventi culturali al Museo dei Vescovi. Sempre caratterizzata dalla dinamicità e flessibilità espositiva, questa sede espositiva rinverdisce un’intera ala di Palazzo Fracchiolla Minerva, dedicando particolare attenzione al Settecento. “Ancor più in questa stagione ed è nostra intenzione farlo a maggior ragione per tutto quest’anno, quale punto irremovibile della nostra teoria gestionale, in accordi ovviamente con la direzione è mantenere salda la caratteristica della dinamicità. Questa storia millenaria di Canosa richiede spazi ed attenzioni che non possono assolutamente prescindere da una rigidità espositiva. La nostra idea è che il patrimonio culturale debba essere visto e reso fruibile, con spaccati di mostre che pur rispettando il senso cronologico generale dell’allestimento, spazino in tutte le epoche. Alla fine è quanto prospettato dal Ministero per i Beni Culturali e già apprezzato da dirigenti regionali quali Aldo Patruno e Loredana Capone” dicono i curatori della struttura. Si rinnova la collaborazione con la Farmalabor di Sergio Fontana a cui si assocerà d’ora in poi anche quella di Confindustria Bari-BAT e della Sala Ricevimenti Lo Smeraldo, per quanto riguarda le operazioni necessarie alla valorizzazione e alla fruibilità. La nuova proposta espositiva di OmniArte.it spazia ampiamente nella storia civile e religiosa del settecento a Canosa e questo ha richiesto un restiling di ben quattro sale. Le tematiche affrontate, divise per ambienti, sono state così divise: Il Settecento tra Principi e Prevosti; Grand Tour: i viaggiatori a Canosa nel XVIII secolo; Angelo Andrea Tortora: Prevosto ed Antiquario della Diocesi di Canosa; Tesori e donazioni reali dalla Cappella Palatina di Canosa. Attraverso un viaggio accompagnato da contenuti speciali, che si stanno completando, tra cui filmati e sorvoli al drone, il visitatore avrà modo di tornare indietro nel XVIII secolo, apprendendo tramite documenti ed oggetti appartenuti ai Principi Capece Minutolo il difficile periodo di convivenza che ci fu a Canosa in quel secolo. La dolcezza dei colori delle opere del disegnatore e viaggiatore Jean Louis Ducros, permettono di osservare angolazioni di una Canosa oggi profondamente differente. Preziosi i documenti, gli oggetti, gli abiti e i reperti appartenuti al Tortora, esaminato come storico ed antiquario dell’epoca, piuttosto che come Monsignore della Regia Cappella Palatina. I rapporti con i sovrani di Napoli Borbone vengono narrati attraverso l’esposizione di preziose opere d’arte d’argento, della seteria di San Leucio a Caserta e attraverso documenti inediti che il visitatore potrà sfogliare virtualmente. “Pezzi del celebre scultore ed argentiere Sammartino, il tronetto da viaggio di Ferdinando II delle Due Sicilie, il bastone da annuncio in argento del Prevosto e preziose monete, non sono che una parte delle opere esposte. Quello che abbiamo voluto creare è non solo mostra d’opere, ma condurre verso una maggiore immersione: codici qr condurranno il visitatore a visionare filmati commentati con sorvoli al drone nei luoghi raffigurati nel Settecento dai disegnatori e poi, stiamo completando la possibilità di sfogliare alcuni documenti salienti riguardanti il XVIII secolo” dicono i curatori del Museo.
Oltre a questo approfondimento, il continuo della stagione invernale vedrà un susseguirsi di salotti culturali, presentazioni di libri e una serie di conferenze tematiche. L’obiettivo è sempre quello di offrire un occhio più allargato sulla cultura, sia locale che nazionale ed europea. Tutto questo è reso possibile anche grazie al sostegno della Diocesi, con la figura del Vescovo Mons. Mansi in qualità di Presidente e della Direzione rappresentata da Mons. Felice Bacco che credono in questa dinamicità ed in questa necessità di educare con la cultura del Bello le nuove generazioni, concedendo fiducia gestionale. Le nuove iniziative del Museo che prevedranno anche allestimenti nei locali sotterranei così da mantenere sempre possibile la visita “Sotto sopra” alla struttura, saranno resi disponibili a breve sul profilo Facebook Museo dei vescovi Mons. Francesco Minerva o contattando il 377/2999862
Web:
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