IN-VISIBILI CONCEZIONI

“Riti della Settimana Santa”, un momento della città che si raccoglie intorno alle processioni che tracciano la vita cittadina in quei giorni che precedono la Pasqua. Tutto comincia il giovedì notte con la processione della Madonna Addolorata.
All’apparire della statua della Madonna, il tempo diventa mistico. Si vive aspettando, aspettando e seguendo, aspettando e pregando, aspettando e guardando. La processione è un contenitore di fede, di simboli, di liturgia che creano quella fusione tra culto e vita. Ma tutto quello che noi vediamo nel momento dello snodarsi della processione non è sempre ciò che è visibile. Ed è qui che si incastrano le foto di Rosa Colacoci, lo svelare quello che non è visibile. Le invisibilità che tanti fedeli non riescono a cogliere e a vedere.
E’ un lavoro maturo quello della Colacoci, immagini in cui il tempo sospeso le rende antiche, attuali e future. Immagini in cui la simbologia celata durante la processione, diventa simbologia visiva e svelata. Da qui le “In-visibili concezioni”.
In queste immagini cessa il rapporto mimetico con la realtà, e i simboli si svelano in quanto significanti utilizzati come schema che smette di asservire al concetto stesso della realtà. La fotografia in questo caso diventa codifica di questa realtà.
Non icone, ma simboli visivi e non più nascosti.
Nel lavoro della Colacoci appare chiaro quanto storia e tradizione siano sempre presenti, ma che alla fine la professione di fede prevalga e sia comunque umana; perché dietro la fede c’è sempre l’uomo con le sue debolezze e la ricerca della verità.
Raimondo Musolino Presidente circolo fotografico "Il Castello"

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