un progetto del Teatro Le Giravolte
Mediterraneo, crocevia e crogiuolo di genti, lingue e religioni diverse.
Terre bagnate dal mare chiuso da tre continenti diversi, Europa, Asia e Africa. Sembra fatto apposta per mescolare i popoli che vivono sulle sue rive. Specie quelli nati sulle sponde a sud della nostra Penisola. Sulle navi che hanno solcato il Mare Nostrum si sono trasportate merci ma si è sviluppata anche una raffinata cultura. Su navi e barconi recuperate alla men peggio, oggi si trasporta e si lucra sulla carne umana. In questo periodo storico, in alcune aree del mondo mediterraneo è in atto una turbolenta e violenta guerra. Dalla nostra privilegiata posizione, non possiamo far altro che parlare di pace, ricordando che la violenza genere sempre altra violenza. In questi incontri si parlerà di pace, del nostro sud, di migrazioni interiori e di figure che hanno segnato un’epoca entrando nel nostro immaginario, senza perdere lo sguardo a tutto quello che sta succedendo intorno a noi, osservando un presente ricco di espressioni artistiche. Oggi più che mai vale la pena di invocare, senza polemiche e inutili distinguo e dispersioni linguistiche,
LA PACE.
27/11- Guidati da Renato Grilli, tre attori, Matteo Padula Nina Adilardi e Francesco Ferramosca si chiedono fra letteratura popolare di tradizione orale mediterranea e poesia “che cosa è la pace”, e “come possiamo farla la pace!”.
28/11 - Voci da scirocco di Francesco Ferramosca prende il via dal visionario prologo pasoliniano di Alì dagli occhi azzurri per parlare delle inquietudini della migrazione umana, partendo dal “semplice” viaggio di chi decide di lasciare la propria terra.
29/11 - Il sud del sud dei santi, tra sacro e profano di
Fabrizio Pugliese, raccontato attraverso una storia tragica commovente e picaresca. Quel santo “idiota” da Copertino, o meglio quei santi “idioti” sparsi un po' in tutto il nostro sud, che senza saperlo, mostrano la nostra di inadeguatezza, il nostro bisogno di dare sempre un ordine razionale alle cose, l’incapacità, o paura, di perderci magari davanti ad un affresco, riconducendo alla “potenza simbolica del figurativo” le emozioni che il racconto segreto di quelle immagini ci suscita.
30/11 - Gabriele Ciaccia del Teatro dei Colori di Avezzano, con il Segreto, ispirato al romanzo di Ignazio Silone, porta in teatro una vicenda umana tra le più forti dell'universo siloniano. Una storia dell'eroismo del silenzio e della coscienza. Una comunità nasconde il segreto di un uomo, che sceglierà la vita dell'ergastolo per rispettare un amore, combattuto dal comportamento sociale e dalle logiche di una comunità controllata.
7/12 - Tonino Murru di Is Mascareddas di Cagliari, Premio UBU 2023 per il teatro di figura, con i suoi burattini ci parla di un teatro che “cade a pezzi” ed un fosso aggiustato alla meno peggio in cui gli attori costantemente rischiano di cadere, un equilibrio precario metafora della loro condizione. Uno spettacolo, come nella migliore tradizione del teatro popolare e di animazione rivolto a tutto il pubblico che diviene parte integrante ed interattiva. Viene portato in scena il rigore e la raffinatezza di un lavoro scrupoloso nella tecnica e nella poetica.
Dal 28 al 30 novembre - nel foyer del
Convitto Palmieri si potrà visitare la mostra
“VISIONI MIGRANTI DA SUD” con l’esposizione dei dipinti di
Fabio Inglese “Bardamù” , delle cianotipie di
Violetta Bisconti e le foto di
Francesca Dell’Anna.
Dal 4 al 7 dicembre – AnimaTO,
un workshop sul teatro di animazione con Tonino Murru della compagnia Is Mascareddas di Cagliari chiude questo ciclo di incontri di Mediterraneo, ventaglio di culture.
Ogni incontro sarà presentato da Mauro Marino del Fondo Verri di Lecce.
Web:
www.teatrolegiravolte.it