da venerdì 3 a domenica 5 ottobre 2025
Largo Pozzelle, Piazza Caduti, Corte Grande, Mulino Marati: dal 3 al 5 Ottobre, nell’ambito di Agorà Design Festival sul tema “Il progetto necessario”, in Mostra disegni, immagini, fotografie, interviste, video, del Laboratorio di Progettazione partecipata svoltosi dal 23 al 25 maggio, promosso e organizzato da Ordine Architetti PPC provincia di Lecce e Sprech.
Apertura Mostra venerdì 3 ottobre, ore 15
Si apre venerdì 3 ottobre, alle ore 15, nelle rinnovate sale del Palazzo Ducale di Martano, la Mostra “URBANA NATURA_ La città tra permanenza e temporaneità” che racconta il Laboratorio di progettazione partecipata svoltosi dal 23 al 25 maggio 2025 sempre a Martano, promosso e organizzato da Ordine Architetti PPC provincia di Lecce e Sprech, con il patrocinio della Provincia di Lecce e della locale Amministrazione Comunale, coordinato dal Gruppo cultura dell’Ordine APPC, in collaborazione con Università degli Studi Chieti-Pescara, Dipartimento di Architettura Pescara, Città Fertile.
Ad aprire la Mostra Fabio Tarantino, sindaco di Martano; Lucia Rescio, Direzione Agorà Design e General manager di Sprech; Franco De Lorenzi, Presidente Ordine degli Architetti PPC della provincia di Lecce; Salvatore Rescio, Direzione Agorà Design.
Allestita nell’ambito di AGORÀ DESIGN FESTIVAL sul tema “Il progetto necessario”, l’esposizione restituisce il processo partecipato della densissima tre giorni di maggio scorso grazie a disegni, immagini, fotografie, interviste, video, proposte progettuali, con l’acqua come filo conduttore per tenere insieme storia, memoria, contemporaneità, suggerendo l’urgenza di intrecci multidisciplinari sulle tematiche del progetto urbano.
Quattro luoghi urbani: Largo Pozzelle (dove un tempo si contavano probabilmente fino a cento serbatoi ipogei realizzati per accumulare l’acqua piovana), Piazza Caduti (rivisitata nel corso degli anni ma ancora in divenire), Corte Grande (bellissimo esempio di casa a corte) lungo la via che va al mare, Mulino Marati, (straordinario luogo di archeologia industriale risalente agli ultimissimi anni dell’800), per altrettanti gruppi di progetto coordinati da: Antonio Capestro, Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze; Michele Manigrasso, Dipartimento Architettura dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, Paola Misino, Dipartimento Architettura di Pescara-Unich; Rino Carluccio, pianificatore territoriale, aps Città Fertile, affiancati dagli architetti Matteo Almonti, Claudio Costantino, Kevin Di Chello, Davide Negro e dagli architetti componenti del Gruppo Cultura OAPPC provincia di Lecce con i consiglieri delegati architetti Danilo Pastore e Fabio Anchora.
“Adottando” e “interpretando” i differenti spazi urbani, ogni gruppo di lavoro si è concentrato sull’intreccio tra “natura dei luoghi”, “trasformazione”, “rigenerazione”, in uno scambio virtuoso con la comunità territoriale, indicando modalità di lettura e visioni generative di nuove identità e funzioni, con l’invito pressante, sottolineato da tutti i coordinatori, a pensare e progettare le strategie di recupero dei centri antichi senza immaginarle “a tutti i costi funzionali a processi esclusivamente di natura turistica che congelano l’immagine dei luoghi slegandola dalla loro concreta fisicità”.
Ecco allora le quattro ipotesi emerse come altrettante sollecitazioni ad una rigenerazione e ridefinizione di funzioni e identità degli spazi costantemente attente alla cura, vulnerabilità, bellezza e fragilità degli spazi urbani.
Largo Pozzelle rivisitato per riportare al centro la sua natura di spazio pubblico, bene comune un tempo destinato agli usi civici grazie alla presenza delle pozzelle che garantivano l’acqua all’intera popolazione martanese, caratterizzato, nella suggestione proposta, da una green way ciclabile, da un sistema di giardini aperto, dal recupero del segno originario come tratto identificativo e narrativo, dalla relazione con quello che può essere identificato come un vero e proprio sistema di piazze: da Largo Pozzelle a Piazza Caduti.
Piazza Caduti interpretata come spazio aperto, poroso, dove poter immaginare una importante presenza di verde e la realizzazione di un “muro d’acqua”, in costante connessione con i Giardini Comunali, il cortile del Palazzo Baronale, le strade di via Pomerio e via Marconi, come a creare una sola isola urbana e, a vederla dall’alto, la continuazione del sistema di Piazze, verso Piazza Assunta e Largo Santa Sofia.
Infine, Corte Grande e Mulino Marati, quasi un continuum territoriale, per rileggere la funzione urbana della casa a corte e la sua natura di confine tra lo spazio privato e lo spazio pubblico, e immaginare il Mulino Marati come un grande polmone culturale, un “dispositivo potente e affascinate” per riabitare una porzione di borgo antico recuperando una storia che chiede di essere conosciuta e ascoltata, anche stavolta con l’acqua come segno potente, capace di ricucire la storia passata e il futuro dei luoghi.
Orari Mostra: venerdì dalle 15 alle 22.30; sabato 9-13 / 16-22.30; domenica 9-13 / 16-21.
da venerdì 3 a domenica 5 ottobre 2025
Martano (Lecce)
Palazzo Ducale, Via della Libertà
15-22.30 /9-13, 16-22 / 9-13, 16-21
ingresso libero
Info. +39 342 5261338, 0832 - 316128
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