Mercoledì 2 febbraio 2011
Concerto dedicato a Bellini, Martucci, Liebermann, Damarè, Lovreglio e Morlacchi
Classica e Lirica
Concerti
Mercoledì 2 febbraio 2011 alle ore 21.00 presso il Teatro Forma di Bari (Via Fanelli 206/1) l’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari si esibirà in un concerto dedicato a Bellini, Martucci, Liebermann, Damarè, Lovreglio e Morlacchi diretto dal maestro Romolo Gessi e con solista Nicola Mazzanti all’ottavino (i biglietti saranno in vendita la sera stessa del concerto al costo di 4 euro presso il botteghino del Teatro Forma. Infoline: 080.5010277 – 080.5412302).
La serata si apre con l’esecuzione della Sinfonia tratta da “Norma” di Vincenzo Bellini (1801 – 1835).
Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani, dalla tragedia “Norma ou L’infanticide” di Alexandre Soumet, “Norma” debuttò il 26 dicembre del 1831 alla Scala di Milano. Vigorosa e possente, la Sinfonia costituisce il momento di maggiore “esposizione” affidato all’orchestra.
Sarà, poi, la volta del Notturno op. 70/1 in sol bemolle maggiore di Giuseppe Martucci (1856 – 1909).
Singolare figura di compositore e grande virtuoso del pianoforte, capace di entusiasmare persino Franz Liszt, il napoletano Giuseppe Martucci ha avuto il merito di dedicarsi a una produzione prevalentemente strumentale. Egli fu infatti attratto in gran parte dalla corrente del Romanticismo, da Schumann e Brahms, ma anche l’ascolto della musica di Wagner lo impressionò profondamente, lasciando una traccia evidente in molte delle sue pagine. Martucci, peraltro, che fu anche un valido direttore d’orchestra, diresse per primo in Italia (Bologna, 1888) il “Tristano e Isotta” di Wagner.
Buona parte della sua produzione musicale è ovviamente dedicata al pianoforte, come nel caso del “Notturno op. 70/1”, che viene spesso eseguito anche nella sua versione orchestrale, che lo stesso autore realizzò nel 1888, dirigendola in pubblico nello stesso anno.
In programma anche l’esecuzione del Concerto per ottavino e orchestra op. 50 di Lowell Liebermann (1961).
Compositore, pianista e direttore americano, originario di New York, Lowell Liebermann ha studiato tra gli altri con il noto compositore italoamericano Vincent Persichetti e, nella sua vasta produzione, vanta diverse composizioni per flauto, con orchestra o con ensemble cameristici, in parte entrate autorevolmente a far parte della più consolidata letteratura contemporanea per quello strumento. Commissionatogli dall’Associazione nazionale per il flauto e dedicato a Jan Gippo, il suo Concerto per ottavino op. 50 è stato eseguito per la prima volta il 18 agosto 1996 a New York dallo stesso Gippo, con la New Jersey Symphony diretta da Glenn Cortese.
L’Orchestra eseguirà, poi, Le Bouquet de Roses op. 408 di Eugène Damarè (1840 – 1919).
Tra i maggiori virtuosi francesi dell’ottavino della seconda metà dell’Ottocento, Damaré fu anche un prolifico compositore e contribuì in particolare ad accrescere la letteratura per il proprio strumento, svolgendo anche una apprezzata attività di direttore di banda nella Parigi della cosiddetta Belle Epoque. Uno tra i suoi più noti pezzi di bravura è appunto “Le Bouquet de Roses” op. 408.
Penultimo brano in programma l’Eco di Napoli di Donato Lovreglio (1841 - 1907).
Nato a Bari, fu attratto sin da giovanissimo dagli strumenti a fiato, ai quali si dedicò con passione privilegiando il flauto e il clarinetto. Nella sua intensa attività di flautista, Donato Lovreglio, che si era presto trasferito a Napoli, dove si fermò sino alla fine dei suoi giorni, si esibì spesso in duo con la moglie, la pianista Adelina Castelli, riscuotendo sempre grande successo. Fra i suoi numerosissimi ammiratori, potè vantare persino la stima e l'amicizia personale del celebre scrittore francese Alexandre Dumas, che lo frequentò a lungo durante il proprio soggiorno in Italia,adoperandosi in prima persona per accrescerne la notorietà. Lovreglio, cui va il merito di aver introdotto in Italia il flauto di Böhm, fu molto attivo anche come didatta e compositore e scrisse, oltre a un metodo per flauto, anche diverse pagine cameristiche e orchestrali per flauto e per clarinetto – in parte nella forma di parafrasi di temi operistici – pubblicate a Milano da Ricordi. Il suo “Eco di Napoli”, la cui partitura manoscritta è conservata nella Biblioteca nazionale di Firenze, reca il sottotitolo di “capriccio per flauto, ottavino e pianoforte”.
Il concerto si chiude con Il pastore svizzero di Francesco Morlacchi (1784 – 1841). Compositore e operista molto apprezzato nell’Ottocento, contemporaneo di Gioacchino Rossini, Morlacchi è stato spesso indicato come l’autore del tema con variazioni “Il pastore svizzero”, una pagina flautistica dal notevole virtuosismo che invece è stata più correttamente attribuita al flautista italiano Pietro Morlacchi (1828 – 1868).
Bari (Bari)
Teatro FOrMa
Via Fanelli 206/1
ore 21.00
ingresso a pagamento
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