Il Museo dei Vescovi in occasione della Settimana Santa 2019 apre al pubblico una nuova sala espositiva, collocata nell’ambito del percorso al piano superiore. La nuova mostra, visitabile dal 18 aprile 2019 ha come argomento il periodo feudale a Canosa tra il XV e il XVI secolo, attraverso le testimonianze di potere, lasciate dalle varie famiglie feudatarie alla Reale Basilica Palatina di Canosa. Non si tratta in realtà semplicemente di una mostra o di un riallestimento, ma di una occasione – ci dicono i curatori della OmniArte.it - Servizi per la Cultura, per approfondire tutto un intero periodo storico, abbastanza oscuro, in cui la Puglia e Canosa rappresentarono luoghi di confine e di conquista da parte di capitani di ventura al servizio di numerosi Baroni e dei poteri francese e spagnolo. Infatti, alla base di questo nuovo allestimento, c’è circa un anno di studi approfonditi su documenti, testi introvabili ed un certosino operato di recupero, restauro e collegamenti anche con collezionisti per la corretta contestualizzazione del periodo. La mostra vede come partner il Comune di Canosa di Puglia, la Diocesi di Andria, la Farmalabor del Dott. Sergio Fontana, la Confindustria Bari/Bat zona territoriale BAT, l’Unesco sezione di Canosa di Puglia, l’Associazione Settimana Santa a Canosa. “Un evento che segna per noi un momento di raggiungimento. Le prime quattro sale del Museo dei Vescovi, nel corso dell’ultimo anno, sono state tutte completamente restaurate nei contenuti e nelle sezioni espositive” dice Sandro Sardella, Presidente della OmniArte. I curatori del Museo pensano per quest’ultima mostra, nell’immediato futuro, ad una serie di attività laboratoriali e ad una serie di collaborazioni che porteranno sia a completare il processo di interazione virtuale con i contenuti e le opere, già predisposto negli allestimenti”, ma soprattutto a prendere contezza dell’enorme quantità di documenti ed informazioni presenti all’interno dell’Archivio Storico della Cattedrale. Questo nuovo allestimento, vede esposti in un contesto completamente rinnovato, opere pregevoli: da una pala d’altare aragonese, dono della famiglia Orsini ad un messale preziosissimo del XIV secolo ad una pagina della prima versione stampata della Bibbia di Albrecht Durer, ad un preziosissimo crocifisso fiorentino dei primissimi anni del XV secolo di altissima scuola, ad una Vergine dello Spagnoletto ad un’opera favolosa di Guido Reni. Oltre a questi pezzi fissi ci saranno anche alcuni pregevoli special guest, visibili solamente durante alcune passeggiate tematiche all’interno del Museo nei prossimi giorni con cadenza fine settimanale, tra cui un disegno preziosissimo del celebre Domenico Zampieri, noto come “Il Domenichino”, proveniente da una illustre collezione privata anonima. “ La mostra è un evento negli eventi. Un modo decisamente nuovo ma tradizionale per la nostra impostazione del senso di valorizzazione del Museo dei Vescovi, che vede il Dinamismo al centro di quella operazione di diffusione e consapevolezza della Bellezza, di cui la Storia di Canosa è permeata” dice Mons. Felice Bacco Direttore del Museo.
Dal 18 aprile 2019 la mostra sarà visitabile negli orari consueti e nelle aperture serali dei fine settimana nei giorni 20-22-25-27-28 aprile prossimi dalle 18.00 alle 20.30. Info e prenotazioni al 377/2999862 o sul profilo Facebook Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva
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