Il percorso museale si articola in due sezioni: la prima, allestita nel deambulatorio, la seconda nella cosiddetta cappella succursale di Loreto e nel Tesoro Vecchio.
La visita comincia nel deambulatorio, dove sono esposte le opere che connotano l’evolversi temporale e stilistico della fabbrica del Duomo: affreschi, sculture, lastre tombali, capitelli zoomorfi, altari e dipinti. Di rilievo il portale romanico del Nymphios, le lastre marmoree di San Giorgio col drago e dell’Elefante turrito; i sepolcri dei vescovi Giorgio Manzolo e di Balduino dè Balduinis, il sepolcro del canonico Paolo Merenda del XVI secolo; tavole rinascimentali come il Trittico di San Michele della scuola di Antoniazzo Romano, opere del Cinquecento come la Natività di Pietro Negroni e Girolamo Cardillo e opere manieristiche come l’Incontro di Pietro e Paolo del pittore aversano Giovan Battista Graziano.
Le opere del secondo nucleo espositivo sono collocate nelle sale cosiddette di Loreto, del Baldacchino e di San Sebastiano. La Sala di Loreto espone al centro la tela della Madonna del Gonfalone di Francesco Solimena, reliquiari insigni come la Sacra Spina (XVI-XVII secolo). Due grandi espositori conservano argenti e paramenti sacri provenienti dal tesori della cattedrale, il Tabernacolo del Giovedì Santo di Aniello Guariniello (1757), calici, pissidi e altri oggetti usati per le celebrazioni liturgiche vescovili e capitolari che vanno dal XVI al XIX secolo.
La Sala del Baldacchino conserva il grande trono, opera in argento di A. Guariniello del 1755, cimeli documentari e liturgici tra i più rappresentativi degli archivi ecclesiastici aversani: pergamene dell’XI secolo, codici liturgici e il famoso Breviarium aversanum(1499). La Sala di San Sebastiano presenta una rassegna tematica sul martirio di San Sebastiano, patrono secondario della città. Qui sono esposte sette tavole quattrocentesche di Angiolillo Arcuccio (il San Sebastiano, la Madonna del melograno, il Trittico della Maddalena, la Madonna delle Grazie e il San Giovanni Evangelista provenienti dall’Annunziata) e un pannello ligneo del XVII secolo, raffigurante il duomo normanno. Di grande interesse è il busto-reliquiario di San Sebastiano di Domenico Vaccaro (XVII-XVIII secolo). Il percorso si conclude con l’esposizione di altri oggetti collocati nei luoghi originari, nelle navate centrali e nelle cappelle laterali del Duomo barocco, come il Crocifisso catalano in legno policromo del XIII secolo; il Monumento sepolcrale del cardinale Caracciolo, nella cappella del Sacramento; il Battistero barocco di F. Maggi e la tavola manieristica di Cornelis Smet raffigurante l’Adorazione dei Magi. Attraverso questi tesori artistici e liturgici il visitatore, assetato di luce e di pace, si lascia condurre dallo stupore dell’arte, del bello, del mistero. E’in allestimento la seconda sezione nell’Abbazia di San Lorenzo Fuori le Mura di Aversa.
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