Il Palazzo Pretorio è una imponente e severa costruzione rinascimentale che nel quadro dell'ampia Piazza D 'Armi occupa il lato opposto alla Chiesa di S. Reparata ed in similitudine con questa si definisce come corpo autonomo e concluso. A pianta quadrangolare, con cortile a doppio ordine di logge, presenta i caratteri del Rinascimento maturo: la facciata che chiude un intero lato della Piazza e che ne costituiva il fondale per coloro che provenivano dalla Via Maestra, è caratterizzata da un porticato centrale a tre fornici che immette nel cortile e che media il rapporto con l'invaso pubblico. In asse con il porticato si aprono, al piano primo, tre grandi finestre centinate che illuminano il Salone del Commissario. La fronte principale del palazzo si configura secondo precise regole di simmetria e di rapporti geometrici tra le parti: il porticato con i finestroni del primo piano costituisce l'elemento centrale della composizione e denota quelli che sono gli elementi principali della organizzazione interna dell'edificio. Tutta la costruzione è cinta da tre fasce marcapiano che sottolineano con elementi in pietra serena o con mattoni in chiave, come avviene nel retro, l'ambito del piano nobile. Una semplice cornice di cotto profilata a gola rovescia con listelli, sostiene lo sporto di gronda del tetto realizzato in travicelli scalati e sottomanto di tavole . Questa finita ad intonaco ed i tre lati grezzi, caratterizzati da corsi regolari e scabri delle apparecchiature murarie in Pietra, contribuiscono a trasmettere una immagine di compattezza e di rigore corrispondente appieno alle funzioni svolte dall'edificio, mentre l'interno dell'edificio, attraverso il cortile a doppio ordine di logge in mattoni a faccivista con cornicione in eleganti e raccolti modiglioni, assume una forte e serena connotazione di palazzo civile, secondo moduli collaudati, vicini alle esperienze perruzziane della prima meta del cinquecento. L'uso del mattone delle murature e della "pietra serena" degli ordini, contrastando con le ampie superfici intonacate delle crociere del porticato e delle logge contribuisce ad esaltare la purezza delle forme e a conferire all'insieme una straordinaria sensazione di colta e rassicurante armonia. Un lato del cortile, pur conservando le geometrie della composizione, fIl tamponato all'atto della costruzione per accogliere il settore delle prigioni. Il Palazzo Pretorio conosciuto anche come Palazzo Pubblico o del Commissario, che vi risiedeva, fu inaugurato nella Primavera del 1579 e divenne funzionante nel Dicembre di quell'anno. Era sede del Tribunale di prima istanza per tutta la Romagna Fiorentina a cui ci si doveva appellare per tutte le cause civili escusse nei vari Capitanati della Provincia. Al piano terra, alla sinistra dell'ingresso era il vestibolo e la sala della "Prima Udienza", cioè del Tribunale Civile, con annesso il quartiere del "Notaro civile", dallo stesso lato, sul fianco destro dello scalone, erano le carceri "pubbliche" o "comuni" di cui l'ultima riservata alle donne. Alla destra del voltone d'ingresso si accedeva al "Banco del Cancelliere" ed alla Sala della "Seconda Udienza" cioè del Tribunale Criminale; sempre sulla fiancata destra del palazzo erano le "carceri segrete" o criminali sopra le quali si trovavano i quartieri del Bargello e del Giudice. Il Commissario che presiedeva le udienze risiedeva al piano superiore sull'angolo destro in affaccio sulla Piazza, mentre il Salone del Commissario occupava la parte centrale in corrispondenza delle tre grandi finestre di facciata. Sul retro, al piano terra, due ampi vani con volta a botte ai lati della uscita erano destinati a stalle ed a ricovero dei mezzi del Bargello.