Teatri Vicini, Arci Rubik e Officine Arca con il patrocinio del Comune di Guagnano presentano la rassegna teatrale:
GRAFT - 'NNESTI
Storie di libertà, diversità e di normale amministrazione
I quattro spettacoli affronteranno diversi temi in cui si narrerà di quanto “il quotidiano faccia parte anche di vite straordinarie, così come nelle vite quotidiane delle persone ci si possa imbattere in momenti straordinari”
Perché G R A F T ?
In italiano significa Innestare.
L’Innesto è un’operazione agricola, un’arte antica che riguarda la terra e la natura.
L’Innesto è un intervento accurato dell’uomo sulla natura.
Aggiungere qualcosa di nuovo in qualcosa che già esiste non è un’azione facile.
Quando l’Innesto va a buon fine il nuovo si fonde con il vecchio senza sostituirlo ma creando qualcos’altro che prima non c’era.
Come in uno scambio tra genitori e figli in cui nessuno sostituisce l’altro ma che insieme formano una famiglia, carica di tradizione e innovazione.
Graft è un “Innesto culturale”, attraverso il linguaggio del Teatro.
Vogliamo aggiungere qualcosa di nuovo alla proposta culturale che già c’è, in modo che vadano insieme e che insieme creino qualcos’altro.
Una rassegna “a km 0”, con artisti e artiste emergenti e del nostro territorio.
Una rassegna che propone diversi argomenti, storie, modi, stili e poetiche.
Una rassegna fatta dai giovani.
Una rassegna fatta con i giovani.
Una rassegna fatta non solo per i giovani.
Una rassegna fatta per tutti e tutte.
Una rassegna fatta per chi vuole.
Una rassegna per avere cura della comunanza.
Una rassegna fatta per Innestare e creare del nuovo.
PROGRAMMA
domenica 9 marzo ore 18.00
RADICI
di e con Antonio Anzilotti De Nitto
La tematica affrontata nell’opera è la “diversità”, per raccontarla viene utilizzato un punto di
vista estremo, tipico di un periodo storico in cui il diverso è stato oggetto di ghettizzazione,
deportazione e sterminio.
Attraverso una serie di monologhi riaffiorano frammenti di vita dimenticati:
un viaggio intimo e storico che esplora il vissuto di tre uomini, tre storie collegate tra loro.
Un uomo che si racconta senza vergogna.
Un pugile originale, dal talento unico e dalla vitalità di fuoco.
Un ragazzo che è stanco di stare da solo.
domenica 30 marzo ore 18.00
VÌTVÌT! STORIA DI UNA PENDOLARE
di e con Francesca Danese
Una piccola storia sul più grande furto della nostra società: il tempo.
Pochi minuti per compiere maldestramente i gesti più quotidiani e poi dritta come ogni giorno verso la stazione, sempre in bilico fra treni in ritardo, superaffollati e lavoro precario, in un ritmo forsennato che schiaccia ogni possibile relazione e da cui fuoriescono bisogni inappagati e ricordi d’infanzia della protagonista.
Il viaggio di una pendolare sempre in corsa diventa metafora della nostra società e delle sue lacune ed occasione per riflettere soprattutto sulla quantità e sulla qualità di quel residuo di tempo e di relazioni umane che la corsa forsennata della società ci lascia – bontà sua – a disposizione.
domenica 13 aprile ore 18.00
STORIE DI ZHORAN
di e con Giuseppe Ciciriello e Piero Santoro
Zingari. Zingari. Zingari: ladri, vagabondi, bugiardi, fratelli del vento...
Quante cose si dicono sugli Zingari! E quante storie, quanti miti e quante leggende ci sono sugli Zingari! Alcuni sostengono che siano stati loro a fabbricare i chiodi della croce di Cristo e che, per questo, la loro genia è maledetta e costretta a viaggiare per l’eternità. Ma chi maledice? Chi odia? E perché? Cos’è un uomo? La razza? Il pregiudizio? Chi ha creato il mondo? E come? Chi è nato prima, l’uovo o la gallina?
Accompagnato dalla fisarmonica del suo amico Borhat con le melodie, i ritmi e le armonie
della tradizione Rom e Balcanica, Zhoran lo Zingaro cerca di rispondere a queste domande raccontando storie. Solo storie, senza pretesa di verità. E con il suo violino narra di come uno zingaro aiutò Dio a creare il mondo; di come uno zingaro vinse il violino al Diavolo; di come gli Zingari si dispersero sulla terra... Le storie di Zhoran sono la conoscenza della cultura orale che, tramandata di generazione in generazione, è sopravvissuta al tempo e a chi ha sperato di sopprimere la radice. Lo spettacolo è una narrazione che intreccia racconti, tratti o ispirati dalla tradizione Rom, riscritti o reinventati, come è nella natura del raccontare, intervallandoli con riflessioni filosofiche e ironiche, sulla diversità e sull’uomo. Uno spettacolo sarcastico e divertente che, con leggerezza, forse ci aiuta a chiederci chi è l’altro diverso da noi.
domenica 11 maggio ore 18.00
COMUNQUE VADA IL MONDO
di Eugenio Coppola e Antonio Anzilotti De Nitto
con Gino Cesaria, Fabrizio Desideri, Elena Ludovica Cappello, Antonio Anzilotti De Nitto
Una cena in famiglia può trasformarsi in una vera e propria rivoluzione?
Da una parte il mondo, il macro ambiente contenente tutti e tutto, che va velocissimo tra passato, presente e futuro e con tutti i temi e le crisi che l’accompagnano (crisi climatica, economica, sanitaria, guerra...) e dall’altra una famiglia, il micro ambiente da cui si ha origine, con un passato drammatico e un futuro incerto che vuole cambiare la propria esistenza. Un padre, due figli, una figlia e il grande vuoto lasciato da una madre che non c’è più. Ognuna di queste persone ha fatto degli errori durante la vita, ognuna di loro ora ha un progetto, un desiderio per rivoluzionare il proprio destino, per recuperare delle cose mai vissute e per rimediare agli sbagli del passato. Di tutto questo se ne parlerà a cena, forse l’ultima cena o magari la prima, in una piccola casa, di una piccola famiglia che vive in un mondo che forse un destino potrebbe non averlo più, oppure si?
contributo ingresso 10 €
ridotto 8 under 25 e over 65
abbonamento 30 €
info e prenotazioni
Fabio 3396080347
Antonio 3491026506
Web:
www.facebook.com/events/234...