Nasce come struttura militare a presidio del territorio probabilmente tra il 1434 e il 1440, nel corso delle ostilità tra Angioini e Aragonesi. Grazie ad un’iscrizione nell’androne, datata 1504, sappiamo che la proprietà passa poi al banchiere genovese Heronimo Centurione. Nel 1609 viene acquistato dal mercante portoghese Michele Vaaz. Nel 1667 passa al barone Antonio De Ponte che avvia i primi interventi di restauro. Nel 1779 viene ereditato dalla famiglia Caracciolo di Vietri e nel 1860 è sottoposto ad importanti lavori che ne ridisegnarono il prospetto in stile goticizzante, trasformandolo in una vera e propria residenza signorile. Negli anni ’70 del ‘900 viene ceduto infine al Comune. Attualmente ospita il Museo della Civiltà Contadina, fondato nel 1974 e intitolato al suo fondatore, il prof. Dino Bianco. Attraverso gli oggetti esposti permette di compiere un viaggio nel tempo alla scoperta dei cicli produttivi di grano, olio e vino e antichi mestieri.
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