I Cantieri Teatrali Koreja ci scrivono, noi pubblichiamo e condividiamo.
Di giorno in giorno, di notte in notte aumentano affiliati e benemeriti dell'eventologia ovvero di coloro che stanno dalla parte di tutto ciò che è grande, straordinario, spettacolare e soprattutto costoso.
Ad ogni latitudine si invocano grandi mostre, grandi festival, grandi spettacoli, grandi eventi appunto. In questa girandola del divertimento per tutti e dello show business camuffato da più o meno nobili motivazioni artistiche e culturali, entra finalmente la Regione Puglia con una Grande Notte Bianca, pardon Puglia Night Parade, e con un budget sino ad ora mai visto. Ci è stato chiesto di collaborare a questa iniziativa tramite il Teatro Pubblico Pugliese. Per Koreja, e credo anche per le imprese regionali di spettacolo, è un momento di difficoltà e vera crisi. Per di più abbiamo subìto nelle settimane passate un colpo pesante da parte della malavita organizzata, derubati di un furgone con tutte le attrezzature di cui disponevamo e che ci consentivano di lavorare. Mettere in tasca qualche soldo avrebbe fatto comodo anche a noi. Abbiamo rinunciato, ritenendo di dover porre un argine con le nostre modeste forze alla malattia dell’eventologia.
Perché un'altra Notte Bianca in pieno inverno dopo le centinaia che già si tengono sul nostro territorio? A quali bisogni veri e necessità risponde? E che c’entra il Teatro Pubblico Pugliese? E perché soltanto nella nostra regione Cirque du Soleil, Fura del Baus e quant’altro non viene organizzato con investimenti di agenti privati e pagato dal botteghino anziché dalla Regione? E cosa dirà la nostra Regione al ministro Bondi, dirà che i tagli allo spettacolo fanno un baffo alla Puglia?
Sicuramente non mancherà il successo dei numeri con piazze stracolme di spettatori (pubblico locale, turisti?) ma di festa in festa, di notte in notte siamo arrivati al capolinea, al definitivo tramonto (se mai c’è stata un’alba) di una cultura sostenibile in questa regione. Si allontana definitivamente l’immagine e il senso di un nuovo progetto culturale e di sviluppo in cui abbiamo creduto, con un ritmo e una diversa qualità della programmazione e dell'accoglienza, di un modo diverso di affrontare e risolvere i bisogni di un territorio. La Puglia attende servizi primari per lo spettacolo e per il turismo e soprattutto la piena valorizzazione delle sue tante risorse culturali, materiali e immateriali (siamo all’ultimo posto nelle classifiche per l’export dell’industria culturale regionale nel mondo, nonostante la presenza diffusa di talenti ed eccellenze).
Non abbiamo mai condiviso lo ‘spettacolo mordi e fuggi’ dei premi televisivi e delle notti bianche.
Come si dice, grazie per l’invito ma questa volta preferiamo non partecipare alla festa. Speriamo solo che la notte passi al più presto.
(Cantieri Teatrali Koreja)
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