il Tacco di Bacco

Presentata la guida Vinibuoni d'Italia 2010 a Corato

Presentata la guida Vinibuoni d'Italia 2010 a Corato
Circa 18.000 vini degustati, oltre 4000 sono stati recensiti in guida e 1070 sono state le cantine selezionato, a cura di Mario Busso e Luigi Cremona. Una raccolta che in 650 pagine propone i migliori vini da vitigni autoctoni italiani ed i migliori produttori. La guida è unica, nel panorama italiano, per molti aspetti: è la sola dedicata agli autoctoni, cioè a vini prodotti al 100% da vitigni con una storia di oltre 300 anni e si basa su di un processo di selezione eccezionale per impegno e per trasparenza, visto che l'attribuzione dei massimi riconoscimenti, la Corona e la Golden Star, sono effettuate pubblicamente. L’evento, realizzato in collaborazione con la provincia di Bari Assessorato all’Agricoltura e il patrocinio della Regione Puglia, assessorato all’Agricoltura, Turismo e Camera di Commercio di Bari, lunedì sera è stato ospite della Locanda di Beatrice a Corato ed ha visto la presenza di numerosi ed autorevoli relatori tra cui lo stesso curatore della guida Mario Busso, Leonardo Palumbo, presidente Assoenologi, l'assessore provinciale all'agricoltura Caputo, l'enologo Luigi Cantatore, Andrea De Palma coordinatore regionale della guida Vinibuoni d’Italia e Vittorio Cavaliere, organizzatore di eventi legati all'enogastronomia. Gli interventi dei relatori sono stati tutti introdotti da Michele Peragine, giornalista Rai. «Il reparto vinicolo soffre meno di altri la crisi legata all'agricoltura. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare il territorio della provincia di Bari, che nulla ha da invidiare ad altri territori soprattutto per quanto attiene al settore agroalimentare. La Provincia sta pensando, a questo fine, di istituire una enoteca provinciale» ha detto nel suo intervento l'assessore provinciale all'agricoltura Caputo. Stimolato da una domanda del moderatore Peragine, Vittorio Cavaliere ha spiegato come mai, secondo il suo avviso, al vino pugliese non viene riconosciuta la giusta dignità economica. «In un momento di consumo consapevole è opportuno che ci sia una produzione consapevole. Il marketing funziona male: riempiamo il territorio di tante iniziative inutili, frammentando le forze; i produttori invece andrebbero educati ad un nuovo sistema. La Puglia ha il limite di non vivere la regionalizzazione della produzione» ha evidenziato Cavaliere, che ha poi proposto una soluzione. «Bisogna creare educazione e sinergia per valorizzare, anche presso i ristoratori, il prodotto regionale» ha aggiunto Cavaliere provocato sul perchè in Puglia i ristoratori propongono vini non del territorio. «Si cerchi di avere la forza della nostra produzione: fin quando daremo al mondo l'impressione di avere prodotti a basso prezzo non valorizzeremo all'estero il nostro prodotto. La svendita è una parola nemica del mercato». Una riflessione, quella di Cavaliere, che ha dato adito ad un'altra riflessione, quella di Roberto Perrone Capano dell'azienda Santa Lucia, collocata all'interno della zona scelta per lo spostamento dell'elettrodotto attualmente in via Prenestina: «è il turismo che alimenta la vendita del locale. Finchè avremo progetti di elettrodotto che passano sul territorio non potremo valorizzare il nostro prodotto». Perrone Capano ha concluso il suo intervento in maniera provocatoria: «Chiedo all'assessore provinciale all'agricoltura di intervenire a tal proposito». (da coratolive.it)

26/02/2010 00:00
Redazione - il Tacco di Bacco

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