"Ho sempre amato i clown ed ogni anno che li insegno (ormai sono passati secoli e parecchie settimane) mi entusiasmano sempre. Certo, se pensate ai clown tipo Macdonald con il naso rosso, l'hamburger in bocca e il sorriso a forma di dollaro, avete sbagliato strada. Parlavo della poetica del clown, perso nell'immensità della pista.
Il lavoro sul clown è lo studio dell'anima umana. Il ritorno alla luce. Ecco perché questo studio è cosi affascinante e paradossalmente impossibile. Non s'insegna al sole l'arte di brillare, lo si guarda e basta così come si può ammirare l'anima umana ridere e danzare la danza del clown.
Ciò che si può fare invece, è togliere la foschìa, le nuvole che impediscono di vedere il sole. I nostri atteggiamenti quotidiani ricoprono fino a soffocare lo stupore, la meraviglia… Il clown é il ritorno all'origine, al meravigliarsi. Basta togliere la tappezzerie vecchie delle nostre certezze. Appare allora la fragilità, l'essere perso. Ciò che è pericoloso nella vita, diventa nutrimento indispensabile per il clown: esso si nutre di debolezze. L'arte dello stupore è la sua essenza.
Gli studenti imparano a giocare e a lasciare suonare, in loro, una musica silenziosa. Nasce un personaggio che si copre di colori, si veste, si traveste, prende forma adulta, diventa clown, il tempo di un numero. Poi andrà bruciato per lasciare l'attore tornare di nuovo alla sorgente della sua ricerca: l'anima danzante."
PROGRAMMA DI STUDIO:
La parte essenziale del nostro lavoro consisterà quindi a " liberare la gabbia", a toglierci di dosso i vecchi costumi. Fase delicata come una nascita.
Segue una parte propedeutica:
Lo studio del clown dalle sua origine ad oggi.
Il clown da circo con i suoi due protagonisti principali: Augusto e Mr Loyal.
Certi numeri sono scritti come veri spartiti.
Lo studio si fa matematico, puntiglioso. Come abbandonare il proprio corpo per seguire l'inflessione del Mr Loyal, o gli scherzi assurdi del clown.
Analizzeremo le entrate clownesche:
- Annuncio del numero
- la sua realizzazione
- il suo fallimento e l'uscita del clown
Monsieur Loyal e l'Augusto (esercitazioni a due)
- scherzo del clown bianco
- riuscita
- scherzo dell'Augusto
- fallimento
- punizione dell'Augusto
I clown teatrali:
Potremo poi allontanarci dagli sketches stereotipati della tradizione circense per avviarci verso una ricerca più profonda: la conoscenza della fragilità umana e la sua progressiva messa in scena alla scoperta dell'antieroe moderno che si nasconde dietro ogni "bide", vale a dire ogni fallimento del numero presentato.
Attraverso le improvvisazioni si metteranno in evidenza le ingenuità, le debolezze, le fissazioni, i deliri delle diverse personalità che andranno successivamente definite e messe in risonanza con il pubblico:
- la ricerca del proprio clown, il costume
- rapporto tra clown e pubblico
- le entrate solitarie, il parlato
- il rapporto con gli oggetti
- costruzione di frasi umoristiche
- il rapporto di potere "capo-sottocapo"
Si concluderà questa fase di studio con un'analisi più serrata dei meccanismi universali della comicità.
Il clown da circo:
- esagerazione dei caratteri.
- Gioco sulla pista circolare
- Gags botte schiaffi e trasformazioni tra il ridere e il piangere
- La tragedia Felliniana dellla pista
- Immagini oniriche legate al grande circo
- Messa in scena del circo come simbolo della vità stessa.
Emmanuel Gallot-Lavallée
Frequenta dal '76 all’80 la Scuola di “Jacques Lecoq” a Parigi diplomandosi come “Attore” e in “Pedagogia Teatrale”. Si trasferisce in Svizzera dove insegna fino all’82 Improvvisazione teatrale alla Scuola di Dimitri. Successivamente torna a Parigi e si specializza in “Analisi del personaggio” e sul “Teatro comico dell’arte”.
Nel 1981 crea a Parigi con Silvia Marcotullio la Compagnia Internazionale di Teatro. Dal 1982 al 1988 è attore e dirige la Compagnia, recitando negli spettacoli più significativi: ‘84 “Adamo e Eva”; ‘85 “Concerto per pentola”; ’86 “La Creazione del mondo”; ‘87 “Racconti et piano”; ‘88 “Sepultae res” ; ‘89 - ‘90 “Waterloo”; ’94 - ’96 “King Lear”; ‘97 “Delirium”; ‘98 Le Jeu: Conferenza - Spettacolo”; presentati in Europa nei principali Festival e Rassegne (Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio, Austria, Gran Bretagna, Grecia, Portogallo).
Nel 2003-2004, scrive dirige ed interpreta: “Les cavaliers” e “Erreurs Désacordées”, presentati per l’Estate Romana e all’interno di una tournée per l’Italia.
Nel 1984 con Silvia Marcotullio fonda e dirige la “Scuola Internazionale di Teatro”. La scuola è patrocinata dal Comune di Roma, dal Centro Culturale Francese e dall’Ambasciata di Francia ed è successivamente riconosciuta dal Ministero dello Spettacolo, dalla Regione Lazio, dall’Unione Europea e, dal 2008, rientra nei Programmi per la Formazione Europea dell’Attore (Syllabi for the Actor European Training) ai sensi dell’Art. 7 del3/4/08 con la Qualifica di Attore 2° Livello.
Nel ’90, a Parigi frequenta il CIRT (Centre Internazionale de Recherches théâtrales) dove si specializza: sul “Teatro d’improvvisazione” e “Il Teatro shakespeariano”. Si specializza inoltre nel '95 nelle "Tecniche di rilassamento e Arti Marziali ” presso il “Dojo Zen” di Roma; nel ‘97 viaggia in India esattamente a Rishikesh dove approfondirà lo studio delle “Pratiche Zen”, le “Arti marziali”, il “Teatro epico indiano: studio del Mahabharata” (analisi narrazione e mito P. Brook).
Nel 2005 scrive e pubblica con Editions les deux oceans Parigi: “Clown Celeste, ovvero: la conoscenza del teatro come conoscenza dei teatri interiori”.
Dall’84 ad oggi dirige seminari, stages e laboratori di formazione professionale e di specializzazione in Italia e all’estero, per attori, operatori culturali ed insegnanti, tra cui i più significativi: 1992 e 1993 Corso FSE per “Attore specializzato in discipline e tecniche teatrali” e “Commedia e personaggi” finanziato dalla CEE; dirige corsi di “formazione teatrale” per diverse associazioni in Italia e all’estero; nel 2005 dirige i seminari di didattica teatrale e messinscena finale all’Università “La Catolica” di Lima (Perù) sui “Miti e racconti dei quattro continenti”. Sempre in Perù partecipa al “Festival di Teatro di Urubamba” con spettacoli ed una conferenza-spettacolo sul tema “Il Teatro Antropologico spettacolo”. Dirige inoltre corsi di formazione per medici ed operatori sanitari: “Clown de hospital”.
Nel 2006 e 2007 dirige i corsi di formazione teatrale, per “Il Comic Lab” di Serena Dandini sulla: “Presenza scenica, il Melodramma, la Commedia dell’Arte, il teatro dell’Assurdo, il Surrealismo e i colori” che si concludono con la messinscena di due lavori: “ L'Attore in scena” e “ Lacrime e violini” presentati al Teatro Municipale. Nel 2007 e 2008 dirige il laboratorio teatrale in collaborazione con le Associazioni “Alice nel mondo” e “Ridere per vivere” realizzando il film documentario: “Quando i Rom avevano le ali”.
Insegna regolarmente nella scuola Troisi (Scuola Nazionale Comici) di Firenze dove presenta con i studenti della scuola: "Lezioni di clown", imagini scherzi"; in Basilicata per la compagnia Gommalacca mette in scena un secondo lavoro su i briganti; per il festval di Montecatini regia e messa in scena di L'histoire du soldat" di Stravinsky con la formazione musicale del festival di Montecatini; viaggia in Perù diverse volte per insegnare il clown al circo la Tarumba con gli acrobati della scuola; interviene di nuovo all'Università la Cattolica di Lima, collabora con la compagnia "Keto" dirigendo la formazione sul tema dei buffoni; presenta, sempre a Lima, il suo libro "Clown celeste" in traduzione spagnola, (e presenta i suoi ultimi quadri) collabora con l'associazione dei clown dottori Bolla Roja e interviene nelle favelas della periferia per formare i gruppi teatrale del barrio San Salvadore.
Tornato in Italia prosegue la formazione dei clown di strada con il circo d'Abruzzo in stretto legame con il festival di teatro di strada di Villa Scontrone; il teatro e il mondo dei clown si aprono progressivamente ad una ricerca più larga: trovare il proprio clown... cioè abbandonare ogni personaggio, ogni maschera...gli attori del circo d'Abruzzo amano alzarsi presto per vedere sorgere il sole (dal lato giusto) si perdono in silenziose e lunghe camminate in montagna... il tutto è spesso seguito da tuffi nei fiumi ghiacciati... giochi di bambini! Si vive alla ricerca di un identità diversa, di un respiro...naturale!
"L'arte è l'amore" diceva Picasso. Essere è vivere non per se stessi: sarebbe ben poco vivere solo per sé! Sentire nel proprio respiro la generosità ella vita, lei che ci porta tra le sue braccia. Quest'anno 2010 Emmanuel riapre il circo d'Abruzzo e si dedica sempre più alla formazione nel mondo del volontariato, concepisce il clown come un simbolo della propria esistenza. Fare il clown? No: essere.
Essere è già tanto.
ORARI SEMINARIO
Sabato 19 Giugno 2010
Dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle ore 20
Domenica 20 Giugno 2010
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 20
Lunedì 21 Giugno 2010
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 20
Martedì 22 Giugno 2010
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 20
Mercoledì 23 Giugno
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 16 alle 19. Ore 21 lezione aperta al pubblico
E necessario prenotarsi ai seguenti contatti:
Associazione Teatro delle Foglie – Casa Laboratorio degli Urri
334/2861790- 347/7705566
casalaburri@gmail.com
Casa Laboratorio degli Urri
C.da Baccatani – Serranova – Brindisi