il Tacco di Bacco

Divingusto - Intervista ad alcuni dei più grandi cuochi pugliesi

Divingusto - Intervista ad alcuni dei più grandi cuochi pugliesi
Intervista ad alcuni dei più grandi cuochi Pugliesi: un viaggio tra immagini e ricordi. Da dove nasce la passione per il proprio lavoro, cosa li lega alla propria terra, qual è il segreto del loro successo: gli chef stellati del Divingusto Festival di Ceglie Messapica si raccontano. Sono vite nate e cresciute tra i fornelli quelle dei cinque cuochi stellati che sabato 24 e domenica 25 Luglio 2010 a Ceglie Messapica (Br), polo della gastronomia di alta qualità Pugliese, si metteranno all’opera nella grande cucina all’aperto del Divingusto - Puglia Food & Wine Festival. Accomunati da una stessa passione, spesso da un’infanzia passata nei ristoranti o nelle osterie dei propri genitori, questi grandissimi professionisti cegliesi parlano del loro lavoro come un destino già scritto, “un percorso naturale” come lo definisce Antonella Ricci, giovanissima proprietaria del Fornello da Ricci. Spesso ospite della “Prova del Cuoco” al fianco della Clerici, Antonella è l’unica dei cuochi intervistati ad aver cominciato la propria carriera occupandosi di altro. “I miei genitori”, racconta, “volevano che facessi un lavoro diverso e per questo ho conseguito una laurea in Scienze Economiche Bancarie. Durante le feste e le vacanze estive, però, tornavo a dare una mano nel ristorante di famiglia, e ben presto ho capito che questo era l’unico mestiere che volevo fare”. “Se penso a quando ero piccola”, continua “mi torna in mente il profumo dei ceci cotti nella pignatta, la voce di mia nonna che mi racconta cosa e come cucinare in base alle ricorrenze e alla stagioni”. Analoga atmosfera quella che regna nei ricordi da bambino di Giovanni Bellanova, del Ristorante Tre Trulli. All’inizio aiuto in sala nel ristorante dei suoi genitori, poi chef in cucina per più di 10 anni, oggi si è specializzato in pasticceria, una passione che definisce “l’arte culinaria più creativa” e che lo scorso anno gli ha fatto vincere l’oro in Germania con la nazionale cuochi. Parlando del territorio cegliese dice: “ Non ho mai sentito il bisogno di andar via: qui nel posto in cui ho sempre vissuto trovo tutti gli ingredienti che mi servono per la mia arte che, oltretutto, sono assolutamente genuini”. Un po’ diversa la storia del simpaticissimo Antimo Savese, del Ristorante da Antimo. “Mio padre era uno chef e mia madre il suo aiuto cuoco, ma nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare i grandi protagonisti dell’arte culinaria, primo fra tutti Gualtiero Marchesi che è stato il mio maestro e che mi ha fatto innamorare di questo mondo”. Insegnante di cucina a Milano per più di 17 anni, da qualche anno Antimo è tornato nella sua terra natia “per necessità di spazio” come lui stesso giustifica. “A Milano mi mancava l’aria, qui invece ho un ristorante che è un salotto immerso in 6000 metri di orto biologico certificato”. Proprio a questo riguardo fa sorridere il modo candido in cui Angelo Silibello, del Ristorante Cibus, racconta del suo rapporto con la propria terra. “Da giovane ho deciso di partire per l’Emilia Romagna; dopo pochi giorni sono ritornato e non mi sono più allontanato: quello è stato il primo e unico tentativo di lasciare la Puglia. Sono troppo legato ai valori che ci sono qui, ad esempio al rapporto che ho instaurato con i miei fornitori, sempre gli stessi, da anni”. Parla infine di “rispetto della cucina italiana” Massino Santoro, del Relais La Fontanina. Racconta la sua formazione cominciata in un contesto in cui a fare da regina era la Nouvelle Cuicine francese. E’ stato proprio durante un lavoro in Francia che ha riscoperto tutta l’appartenenza e l’attaccamento non solo alle proprie origini ma all’Italia in generale. “Sono tornato a Ceglie da soli quattro anni e ritengo che cucinare in un’ottica di riscoperta e rivalutazione del territorio sia un modo poetico di fare cucina” dice. “Prendiamo ad esempio la pasta. E’ uno dei piatti più imitati nel mondo, il simbolo della nostra tradizione gastronomica, eppure oggigiorno è molto più apprezzato un piatto “fusion” che uno tradizionale con la pasta fatta in casa”. Dalle parole ai fatti: per vedere questi artisti rimboccarsi le maniche e mostrarci tutto il loro sapere culinario, appuntamento alla esibizioni della Live Food Performance sabato 24 e domenica 25 Luglio 2010 nello splendido scenario Ceglie Messapica (Br). DIVINGUSTO FESTIVAL Sabato 24 e domenica 25 luglio 2010 Centro Storico Ceglie Messapica (BR) Info. +39.080.430.11.50 www.divingusto.it

17/07/2010 00:00

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