Medea di Euripide: giustizia è stata fatta
GIUSTIZIA è STATA FATTA
La Medea interpretata da Pamela Villoresi è una messinscena di fragilità e forza, di ingiustizia subita e perpetrata, il tutto raccolto in un abito rosso moderno che si discosta dalla classica interpretazione stereotipata, rendendola cronaca recente.
La cronaca dell’immutato rapporto uomo donna, in cui l’arrivismo celato da frasi d’amore, non più così certo, dovrebbe giustificare ogni nefandezza. Nefandezza che trova il suo inizio in un amore tradito e ripudiato e che trova continuità nella vendetta che non permette perdono, della donna che trova nei suoi figli non consolazione, ma uno strumento per perpetrare nuovo dolore.
Medea rappresenta un personaggio estremo nella sua passione e nelle sue gesta, e la bravura di questo cast è nella capacità di ruotare in maniera marginale attorno al personaggio, accompagnandolo in tutto il suo percorso doloroso.
Un plauso a Pamela Villoresi: temperamento drammatico, grandissima partecipazione emotiva e interpretazione intensa che unisce la nitidezza neoclassica e la forza romantica.
Un allestimento minimalista, per rendere grande e centrale il dolore di un personaggio che chiede giustizia, ma che finisce nel rinnegarla, compiendo il gesto più terribile concepibile.
Il dolore di David Sebasti nel ruolo di Giasone sembra espiarne le sue colpe, restituendolo alla storia come vittima e non autore delle ingiustizie sociali di questa società diseguale.
Pasquale Convertino