La Tempesta di Giorgione, un quadro che prende vita grazie alla compagnia Anagoor di Castelfranco
“La Tempesta”, un quadro che prende vita.
Il celebre quadro “La Tempesta” di Giorgione prende vita grazie al lavoro sperimentale della compagnia Anagoor di Castelfranco Veneto che, proprio con “Tempesta”, nel 2009 riceve la Segnalazione Speciale al premio Scenario.
Dopo aver girato svariati teatri italiani la “Tempesta” approda all’Oda Teatro di Foggia, il 6 febbraio 2011, dove un discreto numero di partecipanti ha potuto godere della visione di uno spettacolo unico, impregnato di diversi linguaggi: audio, video, corpo.
Una coltre di fumo e suggestivi effetti sonori accolgono lo spettatore all’interno di un viaggio emozionale; sulla scena un teca di vetro e due quadri/schermi verticali.
Uno spazio elegantemente riempito da Anna e Pierantonio Bragagnolo, fratelli nella vita ed attori dalla forte presenza scenica sulle tavole teatrali.
I due evocano, disponendosi in una sequenza di suggestivi tableaux vivant, le figure del celebre quadro di Giorgione, i loro corpi scultorei non fanno avvertire l’assenza del linguaggio verbale.
Tempesta è l’esempio ben riuscito di come le parole siano inutili quando si vuol parlare dei più profondi pensieri della nostra anima, di come una nudità non risulti volgare e di come una scarna scenografia possa racchiudere più forza di mille oggetti scenici.
Come per il celebre dipinto anche per “Tempesta” le interpretazioni potrebbero essere molteplici e, per un pubblico poco attento, di difficile lettura.
Ma in cinquanta minuti la compagnia di Simone Derai e Marco Menegoni è riuscita a toccare le corde emozionali passando dall’angoscia all’attesa per poi approdare alla rinascita, un eccezionale lavoro di ricerca che merita i riconoscimenti ottenuti fino ad oggi.
Cristina Papeo
Fonti:
http://www.anagoor.com
http://www.nonsolocinema.com/TEMPESTA-DELLA-COMPAGNIA-ANAGOOR_19238.html
Foto:
http://www.anagoor.com