Martina Franca - Io provo a volare: rivisitazione di un sogno attraverso le melodie di Domenico Modugno
Io provo a volare: la rivisitazione di un sogno attraverso le melodie di Domenico Modugno
A cura della Compagnia Berardi va in scena lo spettacolo dello slancio per non smettere mai di volare
di Dalia Trisuilla
Scusate se uso la prima persona singolare. E' scorretto, inelegante e oltremodo egocentrico. Lo faccio perché mi sono identificata nel senso spesso vano del nostro combattere vanamente per realizzare i sogni. Quegli stessi sogni che, se non diventano capaci di farci volare, ci fanno risucchiare dalla terra.
La Compagnia Berardi di Andria mette in scena in un ritmico spaccato di vita, il percorso artistico in un ragazzo della provincia italiana. Un onesto e modesto ragazzo convertitosi alla possibilità dell'arte, attraverso il messaggio evinto nelle canzoni e nella vita di Modugno. Il teatro diviene quindi il luogo ove si coltiva lo slancio per dare nuovo linfa, prima all'esistenza dell'individuo e di rimando alla società intera.
Tuttavia troppa inflazione intellettuale od artistica, macchia la reale vocazione del sistema: il consenso. Per il consenso si dà in pasto al pubblico ciò che il pubblico pretende, il circo, il ludibrio del vizio e del voyeurismo, l'invadenza o la corruzione per coltivare l'esclusivo interesse privato.
Bisogna provarci però. Col rischio di perdere tutto. Perché provarci costa pure tanto, perché spesso provarci è anche più importante di volare, perché attraverso il sacrificio e lo slancio verso qualcosa che solo alla fine vedremo, sarà possibile percepire il miglioramento della possibile prospettiva da convertire.
Uno spettacolo di un'ora e mezza recitato tutto d'un fiato dal funambolico Gianfranco Berardi, diretto da Gabriella Casolari che scivola via sulle musiche di Mister Volare eseguite da Davide Berardi alla voce e chitarra, Giancarlo Pagliara alla fisarmonica, Vincenzo Pede alle percussioni e Francesco Salonna al contrabbasso.
Un'ora e mezza per lasciarsi impressi nel sorriso amaro, l'amletica necessità di esistere attraverso il r-esistere. Per provare a volare.