Venditti a Torre Egnazia, un'esperienza da dimenticare, una vergogna per il comune di Fasano

Per mia sforturna mi sono trovato fra coloro che hanno cercato di recarsi al concerto di Antonello Venditti, previsto per il 12 agosto 2011, al Parco Archeologico di Torre Egnazia. Non credevo a miei occhi quando ho visto una persona con le stampelle, costretta a parcheggiare l'auto a km di distanza sulla litoranea totalmente bloccata in ambo i sensi per quasi un'ora da Egnazia fino a Savelletri. Centinaia di persone assolutamente ignare sul dove recarsi grazie alla assoluta mancanza di indicazioni se non in prossimità degli scavi (a quel punto inutili). Per non parlare della confusione creata sui biglietti, chi aveva speso 50 euro assegnato a posti più economici e, ancora, chi più correttamente ha cercato di parcheggiare l'auto nel parcheggio di Torre Egnazia (anziché buttarla sulla litoranea) è stato costretto ad ascoltare il sig. Venditti solo nell'autoradio della propria auto perché a concerto iniziato era ancora incolonnato. Non credo che il parco di Torre Egnazia sia adatto ad eventi così commerciali e con un pubblico così numeroso. Molte meglio le serate di teatro con un pubblico più raccolto, più contento e, soprattutto senza disagi. Un'esperienza da dimenticare, per me e credo per molti altri spettatori, una vergogna per il comune di Fasano che ha patrocinato e collaborato con l'evento, per gli organizzatori "C.E. Production (c.eproduction@libero.it)” di Carmelita Esposito, staff Ignazio Spinosa e per il direttore artistico Tommy Rubino.

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