il Tacco di Bacco

Insorgenti e Briganti tra le Murge e il Salento rivivono grazie ad Umanesimo della Pietra e il consorzio Interfidi

Insorgenti e Briganti tra le Murge e il Salento rivivono grazie ad Umanesimo della Pietra e il consorzio Interfidi
A primi di maggio di questo 2011 la società civile di Martina Franca si stava ancora attivamente prodigando per celebrare con nuove iniziative culturali e di promozione turistica l'anno giubilare angioino per ricordare il settimo centenario del riconoscimento istituzionale della città a opera del principe di Taranto Filippo I d'Angiò, quando con un atto definito politico ma, secondo me, decisamente irresponsabile è stata sciolta la massima assise amministrativa cittadina e il Comune è stato commissariato. Quanto programmato, perciò, è stato di colpo vanificato e la stessa sorte avranno, sebbene speri il contrario, altre proposte per commemorare il centocinquantesimo anniversario dell'unità nazionale, degnamente celebrato lo scorso 17 marzo dall'Amministrazione Comunale in carica. In quella sede i collaboratori del Gruppo Umanesimo della Pietra ritennero, auspice il dinamico Franchino Marangi, presidente d'INTERFIDI, che per noi meridionali rivendicare l'orgoglio d'essere italiani e, quindi, la nostra identità culturale poteva risiedere nel proporre e nello stimolare una riflessione collettiva su quella che è un'autentica risorsa della nostra terra: il brigantaggio, fenomeno sociale variamente interpretato dallíimperante revisionismo storico. Il revisionismo, si sa, è una categoria della Storia e per i motivi espressi ripresentiamo in questo volume i saggi pubblicati sul nostro annuario Riflessioni dal 1978 al 2010, ossia nell'intero percorso di ricerca scandito dalla rivista. Si tratta di una pubblicazione anastatica per quel che attiene ai testi, compresi i refusi non corretti, mentre si è provveduto a rivedere il vasto apparato iconografico per la presenza di alcune immagini ripetute nell'impaginazione dei trentatrè numeri pubblicati. Rivivono in queste pagine, cosÏ, le tristi vicende di giovani uomini e donne meridionali, uccisi, torturati, imprigionati o costretti a emigrare da una politica per loro illogica, che, al di là di un'adesione al legittimismo borbonico e/o a una vita delinquenziale, continuava a relegarli ai margini di una nuova società, solo a parole liberale e più giusta. Quel loro andare solitario lungo i tratturi o per i sentieri dei boschi racconta le pene e le umiliazioni subite dalle misere genti del Sud, poveri braccianti e sfruttati in genere, la cui riabilitazione storica e morale Ë nel passato che è dentro di noi e che, anche se non l'abbiamo vissuto direttamente, vive nella storia delle nostre città e delle nostre campagne, incisa sulle pietre che conosciamo. DOMENICO BLASI Martina Franca, 1 luglio 2011 Tratto dall'introduzione di INSORGENTI E BRIGANTI TRA LE MURGE E IL SALENTO Umanesimo della pietra. Per ulteriori informazioni: info@umanesimodellapietra.it Artebaria Edizioni per conto di [http://www.consorziointerfidi.it:Interfidi]

05/10/2011 00:00
Redazione - il Tacco di Bacco

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