“THIS MUST BE THE PLACE” non è solo il titolo dell’acclamato ultimo film di Paolo Sorrentino (nelle sale dal 14 ottobre) ma anche quello della sua colonna sonora originale, pubblicata da Indigo Film e distribuita da EMI Music Italy, disponibile in vendita nei negozi tradizionali e in digitale da martedì 18 ottobre 2011.
Il titolo del film si ispira ad una famosa canzone dei TALKING HEADS e guarda caso nientepopodimeno che DAVID BYRNE fa un cameo nel film, interpretando proprio sè stesso.
La colonna sonora che accompagna il lungometraggio contiene 17 brani interpretati da svariati artisti di elevata qualità: Gavin Friday Band, Iggy Pop, Jonsi & Alex e Julia Kent tra gli altri.
I The Pieces Of Shit sono invece la band di cui fa parte Sean Penn nel film che tra le altre riprendono proprio il celebre brano dei TALKING HEADS “This Must Be The Place”, tratto dal loro album “Speaking In Tongues”.
Stavo facendo un tour in Europa e Paolo è venuto ad incontrarmi a Torino. Il suo fantastico film Il Divo era uscito da poco nelle sale a New York ottenendo critiche molto positive, per cui ero davvero felice di conoscerlo. Lui e il suo produttore mi hanno detto che stavano lavorando ad un nuovo film e mi hanno accennato alla trama. Non mi hanno raccontato tutta la storia, mi hanno solo detto che sarebbe stata incentrata su una ex-rock star. Poi mi hanno spiegato che avrebbero voluto che scrivessi la musica per il film.
Sul momento ho pensato che il progetto fosse molto ambizioso e che il salto dalla realizzazione di un film italiano, splendido e particolare ma poco conosciuto all’estero, alla produzione di un film girato in inglese e con un grosso budget fosse un po’ rischioso. Così ho risposto che in quel momento ero in giro con il mio tour e che sarebbe stato meglio se mi avessero ricontattato dopo aver trovato i soldi e quando il progetto fosse stato già in piedi.
Incredibilmente un anno dopo erano pronti, avevano già una data per l’inizio delle riprese e volevano riparlare della musica. Ne sono rimasto piacevolmente sorpreso.
Così ho letto la sceneggiatura e mi sono reso conto che le cose che Paolo voleva da me erano tre. Innanzi tutto voleva che io e la mia band suonassimo dal vivo una canzone dei Talking Heads in una delle scene del film, e questo non comportava particolari problemi.
La seconda cosa riguardava il fatto che al protagonista, ad un certo punto della storia, viene dato un CD con le demo delle canzoni di un giovane cantautore. Paolo aveva bisogno di queste canzoni perché poi il personaggio di Sean Penn ascolta il CD, una canzone dopo l’altra, durante il viaggio che intraprende più avanti. La difficoltà qui nasceva dal fatto che io avrei anche potuto scrivere le canzoni, ma poi non le avrei potute cantare perché la gente avrebbe riconosciuto la mia voce, che certamente non è molto credibile come voce di un ragazzino.
La terza cosa era la colonna sonora. Paolo aveva con sé alcuni pezzi strumentali, pezzi classici contemporanei, che aveva in mente per la colonna sonora. Ma sulla colonna sonora mi sono un po’ tirato indietro perché mi sembrava che avrei avuto già abbastanza da fare con le demo delle canzoni del ragazzo, che non avrebbero dovuto essere troppo curate o pulite, ma suggerire invece qualcosa di incompiuto e di “grezzo”.
Nella sceneggiatura Paolo menziona Will Oldham, noto anche come Bonnie Prince Billy, indicandolo come una specie di pietra miliare, e in effetti il ragazzino della storia suona in un centro commerciale cantando una canzone di Will. Così ho suggerito a Paolo: “Perché non chiedi a Will Oldham delle canzoni, visto che lo senti come un riferimento?” Non ne era convinto, ma tempo prima avevo incontrato Will durante il mio tour, così ho proposto a Paolo di contattarlo io per vedere se fosse interessato a lavorare insieme alle canzoni del film. Paolo si è detto d’accordo e, sorprendentemente, Will mi ha detto che ci avrebbe provato.
Prima di spingerci troppo avanti nel lavoro, ho pensato che sarebbe stato meglio buttare giù un po’ di idee e spedire a Paolo degli esempi di musica e testi per capire se stavamo andando nella giusta direzione. Ho immaginato che fosse più facile così, perché far provare a qualcuno a descrivere la musica che ha in mente è una cosa davvero difficile.
Alcune delle proposte andavano bene, così Will ed io abbiamo continuato a lavorare su quelle; poi ne abbiamo inviate altre a Paolo, sempre solo abbozzate, e di nuovo lui ne ha scelte un paio,
mentre il resto è tornato nel mio cassetto. Così, un po’ alla volta, abbiamo completato tutto, ad eccezione di una canzone per la quale Will ha scritto tutto il testo. E’ molto interessante perché le parole sono assolutamente diverse da qualsiasi cosa avrei potuto mai scrivere io. E questo è il bello di lavorare insieme a qualcuno: riesci a produrre cose che da solo non faresti mai.
Poi, dato che il giovane attore dublinese che interpreta il ragazzo delle demo non è proprio quello che si dice un grande cantante, dovevamo trovare qualcun’altro che avesse una voce credibile per il personaggio. Attraverso MySpace abbiamo trovato qui a New York un ragazzo irlandese che quando parla ha una voce un po’ tenorile con un leggero accento irlandese. E’ arrivato, ha cantato tutte le canzoni e ha fatto un ottimo lavoro.
Il nome della band nel film, ‘Pieces of Shit’, fa pensare ad un gruppo punk, mentre la musica che avevamo prodotto andava in tutt’altra direzione.
Paolo ci aveva dato solo qualche indicazione, dicendoci che avremmo dovuto realizzare una canzone più malinconica e farne un’altra più ritmata e sostenuta. Ma il protagonista è ispirato a Robert Smith, il cantante dei Cure, e io ho detto a Paolo che, se voleva che la musica fosse simile a quella dei Cure, probabilmente non ero la persona più adatta per quel lavoro. Ma lui non si è detto d’accordo e mi ha spiegato quello che aveva in mente, e cioè che Cheyenne dovesse rimanere emotivamente colpito da una musica diversa da quella che suonava in passato, una musica che lo spingesse in un’altra direzione.
David Byrne su "This must be the place".
Questa la tracklist dell’album:
1. “I’M COMING”, Gavin Friday Band
2. “LAY & LOVE”, The Pieces Of Shit
3. “OPEN UP”, The Pieces Of Shit
4. “CHARMAINE”, Mantovani & His Orchestra
5. “SPIEGEL IM SPIEGEL”, Daniel Hope, Simon Mulligan
6. “THIS MUST BE THE PLACE (NAÏVE MELODY)”, Trevor Green
7. “THIS MUST BE THE PLACE (NAÏVE MELODY) LIVE”, David Byrne
8. “GARDERMOEN”, Julia Kent
9. “HAPPINESS”, Jonsi & Alex
10. “ELIZA”, The Pieces Of Shit
11. “THE PASSENGER”, Iggy Pop
12. “YOU CAN LIKE IT”, The Pieces Of Shit
13. “ACHILLE’S HEEL: SECOND BOUNCE”, Brooklyn Rider
14. “IF IT FALLS IT FALLS”, The Pieces Of Shit
15. “THIS MUST BE THE PLACE (NAÏVE MELODY)”, Gloria
16. “EVERY SINGLE MOMENT IN MY LIFE IS A WEARY WAIT”, Nino Bruno E Le 8 Tracce
17. “THE SWORD IS YOURS”, The Pieces Of Shit
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