il Tacco di Bacco

Per quando il navigatore dei sogni è il pianoforte di Sergio Cammariere

Per quando il navigatore dei sogni è il pianoforte di Sergio Cammariere
Platea il disibilio per il cantautore di scena ad Ostuni sotto un tetto di stelle. Alle volte per ritrovare il sentiero corretto, seppure è disorientante, si ha bisogno di perdersi. Questa volta ho esagerato nel mettere i tacchi a spillo. Perché non avendo trovato indicazioni per il Foro Boario di Ostuni mi sono fidata delle informazioni richieste in giro. Tutte diverse, neppure un cartello per un posto neanche segnalato dal navigatore. Quando ho parcheggiato l’auto ho dovuto seguire il mio istinto e i tanti sprovveduti che mi chiedevano dove fosse questo fatidico posto. Poi come la stella cometa, sono apparse le spalle del palco e, tra giri e arrabbiature, siamo finalmente atterrati. Sotto l’astronave di Ostuni. Per fortuna è arrivato il momento di perdersi nelle note di Cammariere. Nell’ampia platea a sedere, allestita per gustarsi le note del suo ultimo album, il pubblico è rimasto ammaliato dall’armonia raffinata del cantautore crotonese. Attraversando le arie del suo pianoforte, stese tra la croce illumina sulle colline della Murgia e l’astronave appena sbarcata del centro storico di Ostuni, non ci si poteva che perdere nella magia delle stelle che ad un tratto hanno attraversato la scenografia del palco. Dopo un inizio di solo pianoforte Cammeriere ha esordito con il suo “Controluce”. Sembrava l’introduzione musicale per i polpastrelli di tre mani distinte che si incontrano per raccontarsi della propria reciproca mancanza. Poi la band, con al contrabasso Luca Bulgarelli e la batteria di Anoleo Ariano, ha accompagnato il cantautore che ha dedicato il suo brano alla memoria di Melissa, la ragazza tragicamente scomparsa nell’attentato alla scuola Falcone di Brindisi nello scorso maggio. Per non dimenticare, perché nella dolcezza risoluta del ritmo caldo ed elegante che lo contraddistingue, Cammeriere è stato capace di prendere le sue note dal vento per forgiare delle raffinate nostalgie musicali. Il pianoforte di Cammeriere è una scatola capace di far vibrare dal suo ritmo caldo ed elegante, un sogno nostalgico, ma sorridente. Una donna che si sentisse dire “ se non fosse per te” potrebbe sognare l’eternità e le due fatidiche parole “per sempre” semplicemente in un sogno chiamato amore e ascoltato nelle strofe di Cammeriere. Perché il cantautore calabrese è un artigiano di parole e musica capaci di evocare sogni ed emozioni. Gli applausi a scena aperte del pubblico sono stati la giusta cornice finale ad un concerto capace di creare magia in una conciliazione ritrovata, delle corde dell’anima precosse da nostalgiche emozioni. di Dalia Trisuilla http://daliatrisuilla.blogspot.it http://it-it.facebook.com/daliatrisuilla

WEB: https://daliatrisuilla.blogspot.it

10/08/2012 17:05
Alessandro

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