il Tacco di Bacco

"Open" di Ezlarow incanta l’Orfeo di Taranto

"Open" di Ezlarow incanta l’Orfeo di Taranto
Si respirava un’aria diversa qualche sera fa a Taranto, e non mi riferisco a quella contesa dall’ILVA…bensì a quella generata al Teatro Orfeo in occasione di “Open”, il nuovo spettacolo di Daniel Ezlarow presentato dall’associazione Amici della Musica “Arcangelo Speranza”. Per una sera la città dei due mari abbandona la vecchia diatriba e si avvicina inaspettatamente a quel clima tipico delle grandi metropoli, o ancora meglio, a quella piacevole atmosfera che puoi assaporare passeggiando tra le strade di Broadway, una veste quasi insolita per un territorio macchiato da polveri inquietanti che ad un tratto sfavilla di luci e splendori..magia del teatro. Open di Ezlarow è uno spettacolo che ti fa viaggiare, ti rapisce, e per quasi un’ora e mezza ti porta un po’ in giro per il mondo,.. nel mondo di Ezlarow per la precisione, un mondo fatto di magia,divertimento e sorpresa. Metteteci poi dentro celebri brani di musica classica e il contributo delle tecnologie visive più all’avanguardia, il quadro adesso è al completo, un’emozionante miscela di straordinaria fantasia creativa e sublimi quadri multimediali. Concepito come una piccola opera, a numeri chiusi, lo spettacolo si svincola tra insiemi coreografici altamente d’impatto e momenti d’intensa profondità emotiva…direi anche commoventi. Il vocabolario creativo del coreografo americano si esprime attraverso i corpi di otto danzatori e danzatrici, con talenti e stili differenti, dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance, il tutto perfettamente armonizzato con le più belle pagine di grandi compositori del passato: Bach, Beethoven, Bizet, Albinoni, Strauss, Grieg, Tchaikovsky…solo per citarne alcuni. Ma Il pensiero di Ezlarow va al di là del puro entertainment, nelle sue visioni c’e’ spazio per la provocazione e la riflessione, tra quei corpi mutanti si evince uno sguardo sul mondo di oggi, con le sue contraddizioni, le sue leggi autolesioniste, tra modelli da seguire e falsi miti. “Open” è uno spettacolo moderno, fresco, con idee geniali; la traduzione dall’inglese significa aprire, aperto…come la mente di chi l’ha ideato. Questo è il messaggio che ci lascia, un invito ad aprire le nostre menti, i nostri cuori, a colorare il nostro mondo…abbandonando i bianchi e i neri,..che poi diventano grigi...così come avviene sul finale d’opera a ritmo di musica raggae. Va dato merito agli Amici della Musica di Taranto per aver portato a queste latitudini qualcosa di nuovo, lontano anni luce dalle solite minestre che girano e rigirano nei cartelloni teatrali spesso inflazionati da nomi e formule ormai ammuffite..con la conseguenza di ottenere lo stesso effetto sul pubblico che li frequenta. Penso che per una sera Taranto ci abbia regalato un sogno, scusate se è poco. Redazione

18/01/2013 11:01
Alessandro

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