il Tacco di Bacco

Il Mondo di Zahir sul palco del Teatro Paolo Grassi

Il Mondo di Zahir sul palco del Teatro Paolo Grassi
L'alba e il tramonto si ripetono ogni giorno, sembrano uguali a loro stessi ma in realtà sono espressione di una realtà interiore, mettiamo in essi quello che vogliamo vedere. Massimo Carrieri ha fatto questa stessa alienazione, ma attraverso la sua musica. Zahir project tratta di musica totale, fatta di suoni, di colori, di immagini, di espressioni. Il piano di Massimo Carrieri; la voce, le percussioni e i live electronics di Salah addin Roberto Re David e l'opera visuale di Mara Beccafarri erano gli elementi costitutivi che sul palco del Teatro Paolo Grassi di Cisternino hanno dato vita ad un racconto tra musica ed immagini. Zahir è un concetto ricorrente, un loop (come i tanti che hanno caratterizzano i pezzi suonati), un pensiero che si estende e contrae. Su questo si basa il progetto, partendo da un inizio che è un alba, da Levante per finire ai cieli che non dormono mai, come quelli di Manhattan. Lo spazio si annulla, il tempo scorre come vento che sposta la terra, ogni brano incanta la platea, stupita dalle opere visuali realizzate da Mara Beccafarri, che è riuscita a tradurre in immagini quello che molte volte solo la musica riesce a trasmettere. Voci e strumenti richiamano il vicino oriente, che si innesta su un terreno che è quello della musica mediterranea, il connubio è vincente ed esce un canto ammaliatore. Ci si perde in danze rituali, in ricordi che sono il centro di una vita, in vecchie giostre dimenticate solo da chi non le ha mai sperimentate. Il piano non è più un insieme di ottantotto tasti che si esprimono sotto le mani di chi li suona, ma diventano 176, 264 e così via, grazie alla sovrapposizione di diversi pianoforti a creare un unica melodia che ha come cardine l'Inno alla Gioia di Beethoven, un messaggio di luce e speranza che parte da un buio che solo il tramonto può dare. Zahir project ha portato chi ascoltava a non pensare, a lasciarsi coinvolgere dal racconto ed ad attenderne la fine come si attende la fine di una favola. Massimo Carrieri ha messo a disposizione del suo estro la sua grande tecnica e ha tirato fuori da quel che pensava l'espressione di un modo di intendere la musica come insieme, come un tutt'uno con quello che la circonda, non come singolo suono. Salah addin Roberto Re David ha portato la sua cultura, la sua religione e la sua grande bravura a completamento dell'opera, rendendola più viva e piena di sorprese. Mara Beccafarri è stata l'e-motion grapher che ha saputo tradurre con bellezza e grazia la musica, trasformandola in una visione di insieme e in una vera e propria opera d'arte. Zahir project ha portato i suoi ascoltatori in una diversa concezione musicale, in un mondo che qualcuno può pensare essere solo di Massimo Carrieri ma che in realtà è un mondo fantastico ed essendo tale è di chi lo ascolta. Federica Di Bari

22/04/2013 11:31
Federica Di Bari

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