il Tacco di Bacco

Messa di Requiem di Verdi. Si chiude il XXXIX Festival della Valle d'Itria

Messa di Requiem di Verdi. Si chiude il XXXIX Festival della Valle d'Itria
Nell'anno delle grandi celebrazioni Verdiane e Wagneriane il Festival della Valle d'Itria non poteva che concludere in bellezza con la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi. Scritta nel 1874 per coro e voci soliste, Verdi rimase impressionato dalla morte del celebre scrittore e compatriota Alessandro Manzoni (avvenuta nel 1873) e la sua morte gli fornì l'occasione per comporre la messa, idea che aveva già da tempo. Fu eseguita per la prima volta nella Chiesa di San Marco a Milano, in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni, il 22 maggio 1874. Fu diretta dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). La Messa di Requiem del 1 agosto del 2013, invece, era diretta dal giovane e bravo Omar Meir Wellber con il Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Teresa Romano (soprano), Michela Nardella (mezzosoprano), Giorgio Berrugi (tenore) e Gianluca Buratto (basso) erano i quattro solisti. Verdi fa sempre venire la pelle d'oca e anche ieri non ha deluso. La forza espressiva delle sue note è uscita pienamente fuori dagli strumenti dell'Orchestra Internazionale d'Italia, sotto la magistrale direzione del talentuoso Wellber. Interessante la decisione di sistemare quattro trombe sulla tribuna, poneva il pubblico all'interno dell'orchestra stessa e veniva abbracciato dalle magnifiche note di Verdi. Fiati che comunque non si sono espressi al meglio ieri sera, quasi sempre al limite dell'intonazione, alle volte anche oltre. Il coro ha eseguito magistralmente il Requiem, imponendosi nel Dies Irae, facendolo vibrare in ogni fibra di chi ascoltava, temendo davvero un giudizio iracondo da un momento all'altro. Molto bravi ed espressivi. Insieme all'orchestra hanno reso grande il Requiem. Unica nota dolente i quattro solisti. Tranne la soprano che ha emozionato, soprattutto quando duettava con il coro; la mezzosoprano non ha brillato in quanto a comprensione e il basso e il tenore sono stati poco decisi. Tuttavia, un Requiem da ricordare. Espressivo, potente, ha incantato la gremita platea del Ducale. Presi dalle note verdiane, non si poteva far altro che ascoltare rapiti la grande Messa di Requiem. Un gran finale per questo grandioso XXXIX Festival della Valle d'Itria. Questi 20 giorni sono volati, tra le bellissime 4 opere, i concerti del fuori orario e i meravigliosi concerti sinfonici in onore del Bicentenario Verdi/Wagner. Impazienti, attendiamo la quarantesima. Federica Di Bari

02/08/2013 11:49
Federica Di Bari

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