il Tacco di Bacco

Quando i festival non promuovono, grido di protesta di un commerciante a Lecce

Quando i festival non promuovono, grido di protesta di un commerciante a Lecce
“E la lupa non c'è più”. Con queste parole, pronunciate da un piccolo turista in visita con i suoi genitori nel capoluogo salentino, si è aperta l'uggiosa giornata leccese che commemora la liberazione del BelPaese dalle truppe occupanti. Ed è proprio così. Tra gli occhi stupiti dei cittadini, dei tanti turisti e curiosi che hanno assistito stamattina all'allestimento di Piazza Sant'Oronzo per la manifestazione intitolata “Festival della Dieta Mediterranea”, il simbolo storico della città, la lupa con il leccio, raffigurata al centro dell'ovale della suggestiva Piazza, è stata oscurata per far spazio alla plastica dei numerosissimi gazebi. E così, sino al 4 Maggio, il simbolo più significativo della città di Lecce verrà negato alle orde di turisti in arrivo, alle gite scolastiche e agli stessi abitanti che su quel simbolo ci hanno lasciato il cuore. Ciò che più meraviglia non è però il deturpamento in sé del mosaico, quanto la complicità dell'amministrazione che ha approvato il layout della manifestazione sopracitata. Come si può autorizzare un simile allestimento? Come si possono concedere simili atti? Perchè se già altre manifestazioni hanno ricevuto i giusti attacchi dei media e della cittadinanza per molto meno, si è poi lasciato spazio a una così palese violazione? Già, perchè di questo si tratta. Impedire a chiunque di ammirare una così illustre e importante opera, densa di spessore e significato, per far spazio a degli stand enogastronomici, corrisponde a una violazione vera e propria. Eppure risulta che chi al vertice dell'ente organizzatore occupi una cattedra, elemento non di poco conto in questo caso. E'questo ciò che viene impartito dietro i banchi di scuola? Le nuove generazioni vengono istruite ed educate al rispetto per il patrimonio artistico oppure a gettare nel dimenticatoio quelle che sono le loro radici storico culturali? Si può anche sorvolare sull'ennesimo scempio dovuto alla plastica, sull'ennesima manifestazione enogastronomica che poco incide (come anche le altre) sulla candidatura della città di Lecce a Capitale Europea della Cultura 2019, ma su un simile atto di forza no! Non è necessario interrompere l'evento per provvedere al grave danno arrecato all'immagine del capoluogo salentino, ma è doveroso intervenire con la massima urgenza per restituire a tutti ciò che è di dominio pubblico. Leo Venturi (operatore commerciale)

26/04/2014 10:07
Redazione - il Tacco di Bacco

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