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WoodstHop Festival: un'esperienza sensoriale alla scoperta della birra artigianale, della bella musica (Dario Rossi, Renzo Rubino, Skiantos ft. Omar Pedrini) e della Murgia tarantina

WoodstHop Festival: un'esperienza sensoriale alla scoperta della birra artigianale, della bella musica (Dario Rossi, Renzo Rubino, Skiantos ft. Omar Pedrini) e della Murgia tarantina
Renzo Rubino al WoodstHop Festival (ph. Silvia Caramia)
A cavallo della Festa della Repubblica, tra il 1° e il 2 giugno, presso la splendida cornice del Casale dei Pini a Martina Franca, si è svolta la prima edizione del WoodstHop Festival, un'iniziativa coraggiosa e fortemente voluta da Elio e Francesco Greco, titolari della Birreria Fratelli di Pinta, situata sempre a Martina Franca. La manifestazione ha registrato quasi 2000 presenze, spalmate nelle due giornate: la prima dedicata soprattutto alla musica elettronica, che ha visto protagonista Dario Rossi, percussionista conosciuto a livello internazionale, grazie alle sue favolose performance nelle maggiori piazze europee, oltre a Carlo Servodio Aka Jako Diaz, Daniele Raguso Aka A Copy For Collapse e al dj set di AnGy KoRe; nella seconda giornata è stata la volta della musica indie-folk-pop-rock che ha visto il momento di massimo coinvolgimento di pubblico durante l'esibizione degli Skiantos con Omar Pedrini (ex Timoria) alla voce. Un concerto emozionante per i vecchi fan, sia degli Skiantos che dei Timoria, ma che sicuramente ha appassionato anche gli ascoltatori di "primo pelo" grazie a brani storici come "Sono un ribelle, mamma", "Gelati", "Sole Spento", solo per citarne alcuni. Ma non solo, prima del mitico gruppo bolognese si sono esibiti i Carena, gruppo indie locale da tenere assolutamente sottocchio, e Renzo Rubino, martinese di nascita e perfomer d'eccezione, capace di trasportare magicamente il pubblico nell'immaginario dei suoi sogni: un mondo chiamato Rubinoland. Ma la vera protagonista dell'evento è stata sicuramente la birra artigianale, laddove il WoodstHop Festival ha rappresentato davvero un'immersione a tutto tondo in questo settore, in piena evoluzione, con gli stand delle quindici birrerie provenienti da tutta Italia. Gli incontri diurni, riguardanti il processo di produzione della birra, e la disponibilità di tutti gli artigiani nello spiegarne caratteristiche e diversità hanno davvero fatto la differenza qualitativa dell'evento, anche se poi, da assaggiatori profani, tra una IPA e una blanche, si sceglieva la birra con il nome più simpatico (Oppi Wan Kenobi, Borderline) e l'etichetta più accattivante (Nix Beer), perché altra caratteristica di questo prodotto è la creatività che accompagna lo studio delle etichette e della nomenclatura di ogni birra. Insomma, il WoodstHop Festival è stato un condensato di emozioni e una vera esperienza sensoriale, avvalorata dal paesaggio della nostra Murgia e dal raffinatissimo djset conclusivo di Popolous a chiusura della manifestazione. Si auspica una seconda edizione. Angela Maria Centrone

04/06/2018 20:19
Angela Maria Centrone

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