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Ghost-Note - live al Teatro Forma

Ghost-Note - live al Teatro Forma
Live is better! Lo affermiamo da sempre e la conferma è arrivata anche stasera, al Teatro Forma, grazie ai Ghost Note, che ci hanno trascinato nei suoni e nel ritmo di quella America tipica dei telefilm anni 70, con gli inseguimenti sulla spettacolare discesa di Filmore Street a San Francisco con i salti sui suoi dossi, o anche sulla N. Wells Street di Chicago percorsa a tutta velocità da Jake and Elwood, sotto la linea della metro, la “L” line; come non pensare al reverendo James Cleophus (James Brown) o all’informatore Huggy Bear (Antonio Fargas), con Dave Starsky e Ken Hutch davanti alla Ford Gran Torino Rossa del 1975 sulle note del tema reso famoso da JTQ (james Taylor Quartet). Ispirati da artisti come il già citato James Brown, J Dilla e Herbie Hancock e dai groove etnici dell’Africa Occidentale, l’afrocubana e la brazilian music tradizionale i Ghost Note sperimentano e inventano nuovi suoni e nuove ritmiche creando una miscela cinetica stilisticamente composta da Funky, Hip-Hop, Jazz, EDM e rock, arrivando addirittura anche al reggae dub con Balls, quarto brano in scaletta, ottenendo nel complesso delle perfomance coinvolgenti e imprevedibili. Niente è scontato nella set list di questo super gruppo, guidato dalle percussioni di Robert “Sput” Searight e Nate Werth, fondatori di Snarky Puppy, la band multipremiata di Grammy Award, non a caso nella categoria miglior Album Strumentale di Musica Contemporanea; a contendersi la potenza del suono delle percussioni, protagoniste indiscusse del palco, sono i sassofoni di Sylvester Onyejiaka e Jonathan Mones, maestri anche con i flauti traversi; per non parlare del carisma di Dwayne “MonoNeon” Thomas al basso, amante dei movimenti artistici d’avanguardia cura il suo look con questo approccio, sfoggiando lo strumento customizzato con nastri colorati, scritte e la famosa calza a strisce infilata nella paletta: sia estetica che suono! a volte duro e protagonista, raramente slappato, più spesso disciplinato nel completare la base ritmica delle esecuzioni. Completano la formazione Vaughn V.Keys Henry alle tastiere e Peter Knudsen alla chitarra, sostituti d’eccezione degli annunciati Dominique Xavier Taplin e di A.J. Brown. Una schiera di favolosi session che hanno militato nelle band di stelle come Prince, Snoop Dogg, Erykah Badu, Herbie Hancock, Kendrick Lamar, Marcus Miller, Toto e Justin Timberlake. Un ‘esplosione di suono e di energia, per un pubblico selezionato che contribuisce a rendere lo show un classico Party in the House. Una band che non potrai mai apprezzare a pieno se non vai vederla dal vivo. Yesss, Live si Better! A.O. Set List: 1 Jamakeya Dance 2 MilkShake ( Short Ending ) 3 Swagism (no intro) 4 Bawlz (Mono short) 5 Smackem 6 Pace Maker (Sput intro) 7 Fragile (Vaughn) 8 Shrill Tones Encore Dry Rub/FUMK/CGR (Depends on energy of crowd)

29/11/2018 11:12
lovelive

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