Parliamo di un dispositivo che riveste un'estrema importanza per la corretta gestione di un impianto di riscaldamento, che sia domestico, commerciale o industriale, specialmente oggigiorno che i consumi energetici sono soggetti a rigide tariffe
L'aspetto economico è quello che influisce di più quando si analizzano i costi per riscaldare una casa che possono essere molto alti se non si fa attenzione. Quindi è fondamentale l'ottimizzazione del consumo di combustibile, qualsiasi esso sia.
L'uso dei cronotermostati, di conseguenza, rientra nelle dieci regole basilari stilate dall'Enea per evitare gli sprechi, come riporta anche questo articolo del Sole 24 ore; dal momento che gli impianti di riscaldamento sono in rapida evoluzione e che la tecnologia digitale sta giocando un ruolo sempre più importante in questo settore, anche i cronotermostati stanno cambiando radicalmente.
Un mercato in costante cambiamento
L'evoluzione di questi dispositivi dalle versioni analogiche a quelle digitali Hi-Tech ha richiesto molti anni, naturalmente, ma per gli utenti finali il passaggio da una tecnologia all'altra è stato repentino, e sono in tanti a essersi trovati spiazzati quando è arrivato il momento di rinnovare l'impianto di riscaldamento domestico.
Le attuali normative vigenti in materia di riqualificazione energetica, infatti, stabiliscono dei parametri ben precisi il cui scopo ultimo non è soltanto quello di accedere alle detrazioni fiscali, ma soprattutto di stabilire i parametri standard degli impianti “in regola” in modo da differenziarli da quelli obsoleti, non più “a regola”.
Molti proprietari di immobili, di conseguenza, hanno dovuto apportare modifiche drastiche, passando da un vecchio impianto non più a norma a uno nuovo, affrontando anche le problematiche relative al tipo di combustibile da utilizzare.
A che cosa serve
L'uso del cronotermostato, ovviamente, non è subordinato a questo particolare; a prescindere dal tipo di impianto installato e dal combustibile utilizzato, infatti, questo dispositivo non altera minimamente quella che è la sua funzione principale, e cioè fungere da centralina di controllo per la regolazione della temperatura negli ambienti domestici; funzionalità che del resto rimane inalterata anche a prescindere dal tipo di dispositivo scelto, sia esso analogico o digitale.
Tornando al tema principale, nel momento in cui il proprietario di un immobile ha la necessità di ammodernare l'impianto, in alcuni casi il passaggio da un cronotermostato analogico di semplice gestione a un modello digitale, magari dotato di funzionalità Wi-Fi, può risultare alquanto complicato e spiazzante.
È normale, quindi, che i meno avvezzi all'uso dei dispositivi digitali Wi-Fi, intimoriti dalla loro apparente complessità, prima di installare un cronotermostato da incasso di ultima generazione vogliano essere in qualche modo rassicurati, e capire effettivamente quali sono effettivamente i vantaggi di cui possono godere, al di là dell'accesso alle detrazioni fiscali previste dalla legge.
Analogico o digitale
Il cronotermostato, come abbiamo accennato anche in precedenza, è un dispositivo per il controllo e la regolazione della temperatura negli ambienti; i modelli analogici, che sono i più semplici, permettono quindi di impostare la temperatura richiesta e controllano il funzionamento della caldaia, disattivandola quando viene raggiunta la temperatura richiesta e attivandola quando questa si abbassa nuovamente.
L'unica funzionalità aggiuntiva dei modelli analogici, è quella di poter programmare un andamento preciso nel tempo, di solito con un intervallo giornaliero o settimanale a seconda del caso, in modo da permettere alla caldaia di accendersi e spegnersi in maniera autonoma a determinati orari dettati delle esigenze del caso.
I cronotermostati digitali offrono le stesse funzionalità di quelli analogici, ovviamente, con la differenza che permettono una programmazione più articolata, e di conseguenza una maggiore efficienza nell'ottimizzare i consumi.
Senza fili è meglio
I cronotermostati Wi-Fi, invece, hanno aperto una nuova frontiera in quanto permettono di controllare l'impianto a distanza. Una volta installato il dispositivo, quindi, non è più richiesta la gestione diretta dallo stesso; utilizzando una specifica app da installare su un dispositivo mobile invece, che può essere sia uno smartphone sia un tablet, si assume il controllo direttamente da quest'ultimo e, di conseguenza, da qualsiasi luogo ci si trovi, dentro o fuori casa.
L'ulteriore vantaggio del cronotermostato Wi-Fi, inoltre, è quello di possedere caratteristiche smart; il collegamento alla rete, infatti, permette al processore del dispositivo di accedere a ulteriori informazioni, come per esempio le condizioni meteo, la latitudine e molti altri fattori, nonché di “imparare” le abitudini dell'utente e adattare in maniera dinamica il funzionamento dell'impianto in base alla specifica “curva di riscaldamento” dell'abitazione.
Anche se il costo è superiore ai cronotermostati analogici e digitali, e la programmazione iniziale è un po' più complessa da eseguire, quindi, il cronotermostato Wi-Fi dotato di caratteristiche smart è una scelta che alla lunga si rivela estremamente vantaggiosa per l'utente, specialmente in termini di risparmio energetico.
30/01/2020 16:47
Alessandro
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